(di Giovanni Serpelloni) È arrivata l’ora della fase finale del vaccino: somministrazione di massa nella popolazione.  I dati preliminari sui vaccini Pfizer / BioNTech e Moderna sembrano promettenti  e si aspettano quelli di J&J e Novavax presto in arrivo.  Il vaccino AZ / Oxford arriverà con un po’ di ritardo ma siamo ansiosi di vedere anche questi dati.   Ora dobbiamo iniziare la somministrazione di massa e convincere la gente a sottoporsi alla vaccinazione.  Dai primi sondaggi si avverte che la maggior parte delle persone sono abbastanza favorevoli e disponibili alla vaccinazione ma una quota non indifferente è ancora scettica e teme seri effetti collaterali.  Molti staranno in attenta osservazione per cogliere il primo caso sospetto di morte o di disturbi dopo vaccinazione. Il collega B. Wachter dell’Università della California, San Francisco,  a  questo proposito ha sottolineato un aspetto importante.  

Dobbiamo preparare la popolazione e soprattutto i media (che si accaniranno nel cercare la notizia del “primo morto ” per vaccino) a valutare correttamente l’efficacia e la comparsa di reali effetti collaterali nel contesto di base della normale mortalità esistente

Stiamo parlando di trattare popolazioni molto, molto ampie (milioni di persone), il che significa che in questa popolazione vedremo la solita sequenza di naturale mortalità e morbilità che si vede su grandi campioni.  In particolare, se prendi 10 milioni di persone e, per esempio, fai un gesto su di loro (che non potrà sicuramente incedere sulla loro mortalità o morbilità) come  agitare semplicemente la mano avanti e indietro sulla parte superiore delle braccia, nei prossimi due mesi vedrai circa 4.000 attacchi di cuore, circa 4.000 stroke, oltre 9.000 nuove diagnosi di cancro.  E circa 14.000 di quei dieci milioni moriranno, a causa della normale mortalità per tutte le cause.  Numeri impressionanti, ma nessuno ci farebbe caso perché tutte quelle persone muoiono e si ammalano comunque. È il “normale” andamento. 

 Ma se hai preso quei dieci milioni di persone e invece hai dato loro un nuovo vaccino, c’è un potenziale  pericolo che quegli attacchi di cuore, diagnosi di cancro e morti siano attribuiti al vaccino.  Voglio dire, se raggiungi una popolazione abbastanza grande, avrai letteralmente casi in cui qualcuno prende il vaccino e muore il giorno successivo (proprio come avrebbero fatto se  non avessero ricevuto il vaccino).  Tuttavia, potrebbe rivelarsi molto difficile convincere gli amici e i parenti di quella persona (e a volte anche i magistrati) della mancanza di connessione. 

“Post hoc ergo propter hoc” ( Dopo di questo, quindi è per questo) è uno degli errori più potenti della logica umana e non ce ne sbarazzeremo presto.  È la differenza statistica che sta tra una “associazione di eventi” ed una “correlazione di eventi“. La prima può essere semplicemente temporale ma non in relazione causale, la seconda invece di vera e propria “causa – effetto“. Soprattutto quando si tratta di vaccini che questa confusione avvenga è molto probabile.  Il meglio che possiamo fare, credo, è cercare di spargere la voce in anticipo.  Fai sapere alle persone che queste cose accadranno, perché le persone si ammalano e muoiono costantemente in questo mondo anche se non prendono il vaccino.  La chiave sarà se si ammalano o muoiono a un tasso notevolmente più alto una volta che sono stati vaccinati.

Nessun comunicazione di massa e di sicurezza di questo tipo è apparso per il lancio dei primi vaccini (Moderna e Pfizer / BioNTech).  In effetti con la somministrazione dei vaccini, dovremmo vedere gli effetti esattamente opposti sulla mortalità e morbilità man mano che sempre più persone vengono vaccinate.  Le cifre sulla morte in eccesso finora nella pandemia di coronavirus sono state spaventose (ben oltre 300.000 negli Stati Uniti), e certamente penso che la vaccinazione di massa sia il metodo più potente che abbiamo per riportarlo alla normalità.

Comunicare questi semplici concetti sulla mortalità e su come valutare gli effetti collaterali dei vaccini sarà una bella sfida e una cosa difficile da fare. 

Tuttavia, dobbiamo preparare la popolazione e soprattutto i media (che si accaniranno nel cercare la notizia del “primo morto ” per vaccino) a valutare correttamente l’efficacia e la comparsa di reali effetti collaterali nel contesto di base della normale mortalità esistente. Sicuramente (è una realtà statistica) alcune persone moriranno a causa di attacchi di cuore dopo aver ricevuto il vaccino ma non “per” il vaccino. L’associazione non sarà correlazione ma qualcuno urlerà lo stesso. Per contro c’è anche il pericolo che qualcuno sottostimi e quindi è necessario attivare da subito un potente ed indipendente sistema di monitoraggio epidemiologico. Meglio prepararsi a questo. .