Record di positivi ieri nel Veneto, ben 4.197 nelle ultime 24 ore. Il dato comprende però ben 427 positivi relativi a novembre caricati in un sol colpo da un laboratorio privato. I tamponi complessivamente effettuati ieri sono stati 57.691, dei quali 36mila test rapidi e 20mila molecolari. In totale, i test fatti sono complessivamente 2,94 milioni di molecolari e 1,24 milioni di rapidi: il tasso di positività scende al 7,27% calcolato sul totale dei test. I veneti attualmente positivi sono 83.137 (177.568 dall’inizio della pandemia).

I ricoverati sono attualmente 3.222: 357 in terapia intensiva (più 1 sul massimo registrato a marzo scorso) e 2.865 in area non critica. I dimessi sono saliti a 8.189. Ancora pesante la conta dei morti: più 148 nelle ultime 24 ore, 4.551 dall’inizio della pandemia. Attenzione ora alla fase vaccinale che inizierà nel Veneto però non prima della primavera e riguarderà le persone più anziane, il personale medico e ospiti e dipendenti delle RSA. A giugno ed a settembre si completeranno in due tranche distinte il resto degli abitanti. «Curva in timida flessione, nulla da far festa, con l’indice Rt che sta calando e domani verrà confermato – spiega Luca Zaia -. La situazione resta pesante negli ospedali veneti. Serve però uno sforzo ulteriore da parte dei cittadini: gli assembramenti vanno evitati: usate la mascherina anche coi parenti più stretti che non sono conviventi».

L’ordinanza di oggi (entra in vigore da venerdì alle 24,00) è un atto dovuto, sottolinea Zaia: il principio cardine resta l’uso mascherina e il divieto di assembramento e i numeri precisi per le presenza fisiche nei negozi. Reintrodotto il tema dei mercati, ove possibile i mercati vanno perimetrati, chiedendo anche agli operatori piccole misure di sicurezza aggiuntive con paline mobili e nastri per disciplinare l’afflusso dei clienti. Previsto l’anticipo delle consumazioni: dalle ore 11 non si consuma più in piedi nei bar ma soltanto da seduti fino alle 18,00; orario consigliato per gli over 65 nei supermercati (anche in accordo con la Regione Friuli) dalle 10 alle 12 sarà la fascia dedicata. 481 milioni verranno poi stanziati per la costruzione del nuovo ospedale di Padova; è stata chiesta infatti l’autorizzazione alla progettazione da completarsi – progetto definitivo ed esecutivo – entro 48 mesi per arrivare all’inizio dei lavori che dureranno almeno altri 4 anni.