Direzione Sona si presenta, questo il programma per Cimichella sindaco

Un ingegnere; una studentessa ventenne di Infermieristica; una consulente finanziaria; un agricoltore ventitreenne; una imprenditrice; un geometra libero professionista che arriva dagli Scout; un ingegnere informatico allenatore di mini-rugby; una casalinga attiva nella Consulta di Circoscrizione; una commercialista ed una commerciante con una disabilità in famiglia; una esperta di logistica; una destination manager ed una giornalista freelance con esperienze professionali all’estero; un neoassunto nella pubblica amministrazione… “Direzione Sona” ha queste persone come “brand ambassador” e come estensori del suo programma elettorale e ieri sera, al lancio della candidatura di Monia Cimichella a sindaco alle prossime amministrative (14-15 maggio prossimi) sono stati questi sonesi a raccontare alla platea la loro idea della Sona 2030.

Cimichella – con lei gli altri due fondatori della Civica: Paolo Bellotti e Roberto Merzi – ha indicato le tre parole d’ordine della campagna: futuro, noi, comunità. «Siamo il sesto Comune per abitanti della nostra provincia e il Covid ha cambiato le regole del gioco in maniera profonda: abbiamo più di mille concittadini over-75 che vivono da soli; abbiamo 407 nostri concittadini senza medico di base. Ma abbiamo un potenziale che attende soltanto di essere messo in rete, di liberare le proprie energie, di progettare e realizzare interventi e soluzioni. Abbiamo un tessuto di cento associazioni di volontariato: questa è una ricchezza unica di Sona e delle sue frazioni, e dobbiamo coinvolgerle tutte».

Nella Sala Municipale, davanti ad un folto pubblico nonostante altri due eventi concomitanti, Direzione Sona ha iniziato il suo cammino verso le amministrative. Presenti gli osservatori delle altre liste e dei partiti: un segnale di attenzione che dà la cifra del potenziale di questa Civica. Molte le donne. Punto di partenza del programma («Attenzione, è un cantiere aperto: questo è il nostro canovaccio frutto di un anno almeno di incontri e studi – sottolinea Paolo Bellotti -, ma noi siamo più che aperti ad un confronto e ad accogliere ulteriori idee») è l’agenda 2030 che è il riferimento di tutte le politiche europee, nazionali e regionali. Un cambiamento profondo, lento ma costante, che coinvolgerà tutti. «Sona non parte da zero – commenta Roberto Merzi – abbiamo cento aree verdi, 42 parchi giochi, ma c’è moltissimo da fare: riqualificare, rendere disponibili nuovi percorsi e nuovi parcheggi, migliorare la viabilità e l’impronta carbonica degli edifici, avviare le comunità energetiche. Abbiamo tanti contenitori che dobbiamo valorizzare..».

Diversi gli spunti interessanti e innovativi del programma: dalla “digitalizzazione gentile” («Non possiamo lasciare i nostri concittadini esclusi dalla rivoluzione informatica: abbiamo bisogno che il Comune attraverso un operatore socio-digitale entri nelle case, aiuti le persone con difficoltà e valuti non soltanto il loro deficit digitale ma individui le necessità e le urgenze sociali. Il Covid ci ha insegnato che il Comune deve intervenire prima che scoppi un’emergenza o una situazione di rischio. E non possiamo farlo se il Comune resta chiuso nel suo palazzo» chiosa Cimichella) allo sviluppo di un programma di lotta integrata che coinvolga tutto il comparto agricolo di Sona così da migliorarne l’impatto ambientale creando più valore aggiunto per gli agricoltori; spazi per coworking per giovani liberi professionisti e più spazi per i ragazzi dove studiare, socializzare, responsabilizzarsi e crescere.

D’impatto il pacchetto sanità: un ambulatorio per pazienti fragili, convenzioni con medici per portare l’assistenza agli anziani al loro domicilio, più fondi e maggiore pubblicità al servizio di accompagnamento sanitario attualmente svolto da SOS Sona.

Infine, la sicurezza: Direzione Sona vuole accelerare con un maggiore controllo del territorio sia attraverso un sistema di videosorveglianza più capillare, sia sviluppando le azioni di vicinato e potenziando la polizia municipale. «Se la gente si sente insicura – aggiunge Cimichella – conta poco se le statistiche magari dicono il contrario: bisogna che tutti insieme ci prendiamo carico l’uno dell’altro prestando attenzione ai nostri anziani, ai nostri bambini. E bisogna tornare ad una educazione civica “potente” nelle scuole e nei centri di aggregazione. Facciamo dei nostri ragazzi dei cittadini consapevoli e responsabili: questo renderà più forte l’intera nostra comunità».

A garanzia dell’effettivo lavoro su un programma così vasto – che verrà presentato anche nei prossimi giorni: il 13 aprile a San Giorgio in Salici; il 14 aprile a Palazzolo e il 17 aprile a Lugagnano – , l’esperienza amministrativa dei vertici di Direzione Sona: Cimichella è attualmente vicesindaco ed assessore ai Servizi sociali; Merzi è stato vicesindaco e presidente del Consiglio comunale con dieci anni all’attivo come civil servant; Bellotti è consigliere comunale con delega alla cultura ed alla pari opportunità. Tutti con Gianluigi Mazzi sindaco: «E’ stato un grande sindaco, ma non può più essere rieletto. Assieme alla sua Giunta ha affrontato la pandemia e ha difeso la nostra comunità». L’onore delle armi, insomma.

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