Distrutta la corona d’alloro sulla targa di Lungadige Nicola Pasetto nell’anniversario della sua scomparsa 

La corona d’alloro che era stata collocata sulla targa che ricorda Nicola Pasetto all’inizio del Lungadige che porta il suo nome è stata distrutta da mani ignote. Ieri ricorreva il ventiseiesimo anniversario della sua tragica morte, avvenuta in un incidente stradale il 29 marzo del 1997 a neanche 36 anni. Pasetto, deputato prima del Movimento Sociale Italiano e poi di Alleanza Nazionale, è stato il leader della destra veronese degli anni ’80 e ’90. Eletto giovanissimo in Consiglio Comunale e quindi in Parlamento, ha interpretato la politica in maniera vivace, moderna, anticonformista e a volte anche spregiudicata raccogliendo un grande consenso specialmente fra i giovani. Quei giovani che, a ventisei anni dalla scomparsa, hanno inteso ricordarne la figura e la morte prematura con quella corona che è stata stupidamente distrutta da dei teppisti che forse l’hanno solo sentito nominare. Un atto vile di grande stupidità. Si può anche essere avversari e avere visioni politiche opposte, ma se i propri ideali si perseguono con onestà, buonafede e intelligenza, deve sempre rimanere il rispetto. Se non addirittura la stima. Come quella dimostrata da Nadir Welponer, leader storico della sinistra veronese, che, all’indomani della morte di Pasetto, fu il primo a recarsi nella sede di Alleanza Nazionale per esprimere le proprie condoglianze. Ma questi sono altri livelli. Troppo alti per chi ha profanato la targa di Nicola Pasetto.

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