La domiciliarità rappresenta uno degli investimen­ti che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede per intercettare e supportare si­tuazioni di fragilità sociale ed economica, sostene­re le famiglie e la genitorialità e per far divenire il domicilio il primo vero luogo di cura.

La recente pandemia da Covid-19 ha infatti messo in luce la necessità urgente di rivedere e rafforzare sul ter­ritorio i servizi domiciliari di presa in carico della persona fragile. Nel prossimo futuro sarà necessario rispondere alla sempre maggior richiesta di forme di domici­liaritàche permettano a persone anziane e disabi­li, che necessitano di cure e assistenza nella quoti­dianità, di vivere per quanto possibile in contesti di vita non istituzionalizzati, coniugando l’esigenza di cura e tutela con la possibilità di mantenere la vita relazionale e la partecipazione attiva nel proprio contesto sociale.

Con il Bando Domiciliarità Integrata la Fonda­zione intende sostenere, nei territori di proprio riferimento, alcuni progetti pilota volti a sperimentare innovativi mo­delli organizzativi di servizi nell’ambito della do­miciliarità integrata rivolti a persone fragili o non auto-sufficienti – in particolare persone anziane o con disabilità – con l’obiettivo di sviluppare nuovi sistemi di governance e gestione territo­rialmente coordinati, più efficaci e sostenibili.

«Vogliamo sostenere le realtà operanti nei nostri territori di riferimento su un tema, la domiciliarità, che oggigiorno si pone come fondamentale ed imprescindibile, aiutandoli a sviluppare progetti innovativi di sperimentazione e collaborazione nei percorsi assistenziali – commenta il prof. Alessandro Mazzucco, Presidente della Fondazione Cariverona –  La situazione di emergenza sanitaria vissuta negli ultimi anni ha evidenziato la necessità di nuovi modelli di cura nei confronti delle persone fragili e non autosufficienti, tramite le sperimentazioni di nuove strategie organizzative dei servizi, che presentino un taglio multidisciplinare e collaborativo tra pubblico e privato, valorizzando i contributi dei diversi attori coinvolti. Un bando che Fondazione Cariverona ha fortemente voluto, dedicato al futuro dei nostri territori, al futuro delle nostre persone e delle nostre comunità, che stimoli lo sviluppo di programmi capaci di confrontarsi con una sfida sociale così importante.»

Le proposte dovranno necessariamente preve­dere la cooperazione di soggetti pubblici e del privato sociale valorizzando il ruolo, le compe­tenze e le esperienze di ciascuno sviluppando programmi che siano finalizzati al raggiungimen­to di uno o più dei seguenti obiettivi:

– miglioramento ed eventuale innovazione nell’offerta a sostegno della domiciliarità in­tegrata, superando l’approccio puramente prestazionale dei servizi e la frammentarietà delle risposte;

–  implementazione di un’offerta diffusa e coor­dinata sul territorio per garantire il più possi­bile la permanenza nel contesto di vita degli utenti;

rafforzamento dei dispositivi organizzativi e di coordinamento per adeguare maggiormen­te l’offerta alle caratteristiche del bisogno;

– sperimentazione di programmi di assistenza personalizzati, con modalità di erogazione flessibile.

Saranno privilegiate le proposte che prevedono l’utilizzo della tecnologia e dello strumento digitale a presidio e supporto dei servizi erogati. La partecipazione operativa dell’ente pubblico, istituzionalmente preposto a presidio e coordinamento dei servizi socio-sanitari territoriali, in qualità di ente capofila o di partner, è obbligatoria perché ritenuta determinante per assicurare che le sperimentazioni proposte possano diventare sostenibili nel tempo, anche mediante l’inserimento di tali modelli tra le misure sostenute con risorse pubbliche. Così come obbligatorio, in una dinamica di co-progettazione, è da intendersi il reale coinvolgimento degli enti del privato sociale che per esperienze e competenze acquisite sul campo, possono apportare visioni complementari e approcci originali.

Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato alle ore 13.00 del 28 ottobre 2022.

Le risorse a disposizione ammontano a 3 milioni di euro per iniziative destinate ai territori di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova. Il contributo richiesto alla Fondazione dovrà collocarsi nell’intervallo compreso tra euro 150.000 ed euro 300.000 con un co-finanziamento pari almeno al 20% del costo complessivo del progetto.

Il Bando si inserisce nelle azioni dell’Obiettivo 3 di Fondazione Cariverona, Innovazione Sociale Ben-essere, Qualità della Vita per la promozione di Comunità Inclusive e Coese.