Fratelli d’Italia approva la linea su “Giovani, Universitá, Futuro”. Mazzi (Cultura): Con il merito Italia più competitiva”

Oggi – qui il nostro video – Fratelli d’Italia ha organizzato una conferenza stampa sul tema: “Giovani, Universitá, Futuro. La sfida delle Competenze nelle Azioni di Governo”.  L’iniziativa è nata a margine del Job-Orienta, la fiera dell’orientamento e delle prospettive di lavoro per i giovani in corso al quartiere fieristico. 

Sono intervenuti, oltre al coordinatore provinciale del partito Ciro Maschio, Augusta Montaruli, sottosegretario all’Università e Gianmarco Mazzi, nella veste di sottosegretario alla Cultura. Presenti anche gli altri parlamentari veronesi: Matteo Gelmetti, Maddalena Morgante e Marco Padovani.

A sottolineare l’importanza del Job-Orienta, dov’era appena stata a portare sul saluto del Governo, il sottosegretario Montaruli ha sottolineato l’importanza dell’orientamento per i giovani, che deve iniziare fin dai primi anni di scuola per poi continuare nel mondo dell’università che, per svolgere appieno il suo ruolo è necessario sia coordinata con il mondo del lavoro. Importantissima a questo proposito la formazione. Soprattutto in quelle materie che caratterizzano l’economia di un certo territorio e che poi determinano la richiesta di forza lavoro.

Particolare attenzione – sottolinea Montaruli- va data alle materie STEM, ovvero alle discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e ai relativi corsi di studio.

Il sottosegretario alla cultura, il veronese Gianmarco Mazzi, ha invece tenuto a precisare una differenza fondamentale dell’approccio al governo del paese da parte della destra e della sinistra. 

La sinistra, durante tutti gli anni che ha governato, ha sempre lavorato per instaurare la propria egemonia. Tanto che Mazzi stesso ha potuto toccare con mano, che nel mondo della cultura, notoriamente egemonizzato dalla sinistra, e anche all’interno dello stesso ministero di sua competenza, da parte dei funzionari “ci guardano come delle persone strane. Strane appunto perché noi non siamo come quelli che ci hanno preceduto. Noi non vogliamo imporre nessuna egemonia. Noi crediamo nella libertà, ed è proprio per questo riteniamo che la cultura deva essere libera dalle etichette”.

Premesso questo Mazzi ha ricordato quanto per una forza identitaria come la destra la cultura sia importante: perché è attraverso la cultura che si afferma l’identità. Sia a livello politico che a livello internazionale. E addentrandosi nel tema più specifico della giornata, l’istruzione e la preparazione dei giovani al lavoro, ha riaffermato la scelta del governo di dare spazio al merito. “Lungi da noi la volontà di dimenticare i più deboli, che vanno tenuti nella giusta considerazione ed aiutati, non possiamo non riconoscere il merito dei più bravi, esattamente come non si può mettere sullo stesso piano chi lavora di più e si dà da fare dalla mattina alla sera, e chi non lo fa.”

Tenere in considerazione il merito – ha concluso Mazzi- significa lavorare per il paese e renderlo competitivo nelle grandi sfide internazionali”.

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