Sarà la veronese Global Power Service a garantire l’efficientamento energetico dell’Università Pontificia Salesiana: nel suo campus romano verrà installato un sistema di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita e verranno sostituite le attuali 6 centrali termiche con apparecchiature di nuova generazione, meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico. “Con il nuovo progetto – afferma don Renzo Barduca, Amministratore del campus – l’Università Salesiana risparmierà complessivamente all’ambiente 230 tonnellate di emissioni di Co2 all’anno, che corrispondono all’impiantazione di 580 nuovi alberi ogni anno. Accanto a questo progetto, la comunità accademica si impegna nella riduzione dell’uso della plastica, dematerializzazione della documentazione cartacea e installazione di postazioni di ricarica dei veicoli elettrici. Tutti questi progetti hanno bisogno di un passaggio fondamentale: la conversione dei comportamenti. Ognuno di noi è chiamato a realizzare l’ecologia della vita quotidiana e – conclude Barduca – a «contagiare» con una nuova mentalità l’ambiente in cui viviamo”.

Immaginiamo un bosco di 4000 alberi grande come l’isola di Ventotene. È questa la portata dell’attività di efficientamento energetico messa a punto dall’Università Salesiana. “Una rigenerazione urbana ambientale e allo stesso tempo educativa, che ispirerà i residenti che vivono intorno al campus a compiere altre azioni simili in favore dell’ambiente”, ne è convinto l’arch. Enrico Zoccatelli, nella foto, presidente del gruppo Global Power Service. E sottolinea un aspetto rilevante: “Gli impianti fotovoltaici che verranno installati sono già pensati in termini di comunità energetica” e permetteranno quindi di condividere l’energia prodotta, evitando sprechi o costose accumulazioni di energia. Il progetto prevede, da parte dell’Università, anche l’adozione di una politica energetica finalizzata alla certificazione 50001 che permetterà di “creare un equilibrio virtuoso tra uomo e natura attraverso l’innovazione e la tecnologia. Ricordiamoci – ha concluso Zoccatelli – di quel bosco di 4000 alberi che ora non esiste ma che grazie a questi interventi esisterà”.

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Il piano di efficientamento dell’Università Pontificia Salesiana, che fa parte della Rete delle Università Sostenibili, avrà un grande impatto a livello ambientale, basti pensare alle fonti di consumo attualmente presenti nel perimetro universitario con circa 2600 corpi illuminanti e 7 centrali termiche per una potenza complessiva di oltre 7 MW. Un complesso di edifici che nel 2019, anno pre-pandemia, ha registrato consumi di energia elettrica pari a circa 1.500.000 Kwh e circa 300.000 m3 di consumo di gas naturale.
Con questa iniziativa, l’Università Salesiana compie un primo passo concreto verso la riduzione dei consumi e la produzione di energia da fonti rinnovabili. È prevista, infatti, la riqualificazione di 6 centrali termiche, che garantiranno una riduzione del 20% dei consumi e una mancata emissione in atmosfera di 92 ton CO2/anno, e la realizzazione di 256 kWp di Impianti Fotovoltaici installati sulle coperture degli edifici del campus. Grazie a questo intervento l’Università produrrà energia da fonte rinnovabile coprendo il 24% del proprio fabbisogno energetico e abbattendo altre 140 tonnellate di CO2/anno.