6 giocatori venduti. 3 squalificati. A Roma Hellas sconfitto ma con orgoglio

Con 6 giocatori venduti, 3 squalificati, un gol annullato e un rigore sbagliato aver perso 2-1 con la Roma è un buon risultato, che dà morale e che mostra che c’è quella grinta che è necessaria per salvarsi. Nonostante tutto. Nonostante un primo tempo da dimenticare, con l’Hellas in balia di una Roma che passa in vantaggio mal 19° sul solito errore, stavolta di Folorunsho, che lascia solo Lukaku che insacca. Dopo 6 minuti replica Pellegrini, su un errore di Tchachoua. E’ 2-0. Partita chiusa. Palese l’inferiorità tecnica e tattica. 

Hellas sconfitto a Roma 2-1 ma con orgoglio

Impossibile però stavolta buttare la croce addosso a Baroni, che in questa fase si trova a dover correre un gran premio -si fa per dire- con le gomme bucate.

Hellas sconfitto a Roma 2-1 ma con orgoglio

Avergli tolto da una settimana all’altra i 6 migliori giocatori costituisce un alibi che fa passare in secondo piano i suoi errori.

Nel 2° tempo un altro Hellas

Ma nel secondo tempo scende in campo un’altra squadra, determinata a raddrizzare la gara. Così, nonostante tutto, dopo 10 minutiFolorunsho segna un gol di testa che viene inopinatamente annullato. I gialloblu s’incazzano. E giustamente. Il ricordo della gomitata a Duda è ancora fresco. Ma l’arbitro è irremovibile e la sua decisione spinge i ragazzi di Baroni all’arrembaggio di una Roma che per 45’ è stata in balia dell’Hellas

Dopo poco Djuric si guadagna un rigore. Ma purtroppo lo tira. E sbaglia di nuovo. Non centra nemmeno lo specchio della porta. Al 75’ Folorunsho, indiavolato, su azione personale segna il 2-1 con un tiro potente da fuori area. Manca alla fine il gol del pareggio, che sarebbe stato ampiamente meritato e che proprio questo fa sperare bene per il futuro. Ottimo l’impatto di Kabral nel sostituire Dojg sulla fascia sinistra. Instancabile e tecnicamente consuma marcia in più Suslov che è stato ancora il migliore in campo assieme a Folorunsho, che segnando s’è fatto perdonare l’errore del primo gol.

La dignità di Baroni

Come nota finale vale la pena sottolineare la grande dignità di Baroni che, nonostante tutto ha continuato a lavorare seriamente senza mai accampare scuse tirando in ballo le scelte della società ed è riuscito a motivare i suoi ragazzi in uno dei momenti più difficili dell’intero campionato.

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