Arsenale, i nuovi tetti antisismici alla Corte Ovest vanno avanti veloci; parte la ristrutturazione interna

Questa mattina, qui il nostro video, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala accompagnati dagli ingegneri Micaela Goldoni di Politecnica e Fabio Carretta di F&M Ingegneria, hanno condotto un sopralluogo nel cantiere dell’ex Arsenale. Come prestabilito, il cantiere è attualmente concentrato sulla Corte Ovest, quella con le coperture più danneggiate e che, una volta restaurata, ospiterà l’Accademia di Belle Arti. Si tratta di mettere mano ad una mole di coperture pari a 22 mila metri quadrati di superfici, ciò significa che verranno rifatti tutti i tetti delle palazzine dell’ex Arsenale, ad eccezione della palazzina di Comando, l’unica che non necessita di tale intervento. La spesa di queste prime opere è di oltre 5 milioni di euro. Per i lavori successivi l’Amministrazione conta sui fondi del Pnrr- Piano nazionale di ripresa e resilienza legati al bando sui progetti di rigenerazione urbana. La proposta progettuale presentata dal Comune sull’ex Arsenale del valore di 18 milioni di euro è stata ammessa al finanziamento ed è in attesa di un successivo provvedimento da parte del Governo per finanziare tutti i progetti in graduatoria, compresi quelli di Verona. Nella palazzina della Corte Ovest a ridosso della Centrale, la vecchie coperture sono state completamente rimosse. Ora si lavora a cielo aperto per dotare l’edificio di un tetto antisismico, che non può prescindere dalla realizzazione di nuovi cordoli fino ad oggi inesistenti, ulteriormente rafforzati dall’inserimento di reti e barre in acciaio che vengono fissati ai mattoni, a loro volta puliti ad uno ad uno e sostituiti se non più conformi.

“Prosegue spedita la messa in sicurezza dei tetti e la ristrutturazione degli edifici, un lavoro a 360 gradi che comprende anche l’antisismica – ha detto il sindaco-. Il cantiere procede come da programma, ricordo che questo compendio è stato trasferito al Comune nel 1995, con le chiavi consegnate nel 2009, e in tutti questi anni è stato oggetto solo di un grande abbandono. Questa è la prima volta che si interviene per metterlo in sicurezza, passaggio propedeutico per le destinazioni d’uso già indicate e che lo restituiranno finalmente alla comunità. Quanto ai fondi del Pnrr, sono ottimista- ha aggiunto il sindaco-, sia per la bontà progettuale di una delle più corpose proposte presentate a livello nazionale, sia per gli impegni presi dagli esponenti del Governo a tale proposito dopo le insistenze dei sindaci del Veneto e dell’Anci regionale”.

“In questo momento la ditta è concentrata sulla realizzazione di nuovi cordoli attorno al cornicione dell’edificio – spiega l’assessore Segala-. Si tratta di elemento strutturale fondamentale dal punto di vista sismico e quindi fondamentale per la sicurezza dell’edificio. In parallelo si lavora sul altri fronti, la presenza di tre grandi gru contemporaneamente permette infatti di spaziare da un punto all’altro dell’area, anticipando opere come l’eliminazione di materiale di riserva dalle altre palazzine e dalla superficie destinata a parco pubblico”.

Il progressivo avanzare del cantiere è visibile, oltre che ad occhio nudo sul posto, anche via web, scansionando il QrCode presente nei cartelli del cantiere.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail