Il nuovo stadio Bentegodi? va fatto. Ed anche in fretta

(di Bulldog) La Giunta Tommasi fa bene a gioire della “prematura scomparsa” della cordata messicana-tedesca-emiliana che voleva costruire il nuovo stadio di Verona. Fa bene Michele Bertucco a sottolineare il lavoro fatto per smascherare – in questo come in altri casi – le incongruenze delle proposte avanzate dai privati negli anni scorsi al quartiere Stadio così come ad Avesa e in altre parti della città.

Ma farebbe male la Giunta Tommasi a scordare quella vera e propria emergenza che è lo Stadio Bentegodi ed il riassetto di un quartiere che potrebbe nascere a nuova vita se la spinta per rinnovare il Bentegodi non venisse derubricata a “varie ed eventuali”.

Un nuovo stadio non è una necessità soltanto per le squadre professionistiche di calcio. E’ un volano di ricchezza e di nuova crescita che non va sottovalutato o messo in secondo piano. E’ l’occasione per ricostruire un tessuto urbano facendo leva sullo sport e sui servizi ad esso connessi. Da tempo lo sport – tanto professionistico che dilettantistico – è un fattore economico imprescindibile per il Pil di un territorio. E Verona, in tema di sport, ha tantissimo da dire e da offrire ad un turismo diverso, non mordi-e-fuggi. Pensiamo al potenziale di un museo che racconti le gesta dell’Hellas ma anche delle tante discipline che hanno portato medaglie alla città; pensate ad un calendario di eventi sportivi che riempia un nuovo Bentegodi quando libero da impegni delle squadre professioniste; pensate al rinnovamento di un quartiere dove già insistono diverse realtà sportive (stadio, palazzetto, pista di bmx, polo del rugby, campo da baseball, il sistema delle piscine – a proposito, vogliamo sistemare quella pubblica? – realtà private come Platys e Don Calabria ecc) che potrebbe veder aumentata la quota di verde e di strutture gratuite a disposizione della cittadinanza (campi da basket, beach volley, cricket, padel…) e che così vedrebbe i ragazzi uscire da casa e dai bar per giocare liberamente, senza costi, e in totale sicurezza.

Pensate cosa vorrebbe dire per il quartiere Stadio – diventata una cittadella olimpica – poter avere parcheggi nuovi ed una viabilità nuova che salvaguardi i residenti e che permetta ai tifosi di accedere in sicurezza e facilmente alle strutture sportive.

Insomma, un nuovo Bentegodi, pensato con un vero business plan, coinvolgendo i privati ma con direzione pubblica, potrebbe rilanciare l’economia scaligera, dare maggiori servizi ai suoi atleti, e dare nuove prospettive ad uno dei quartieri più popolosi della città . Varrebbe la pena provarci sul serio e, magari, un progetto così potrebbe aiutare questa Giunta a dimostrare alla città che esiste e che una idea per il futuro magari ce l’ha…

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