Italian Wine Brands, ricavi 2022 a 430 milioni €. Nel 2023 scatta la riorganizzazione societaria

L’estero traina la crescita di Italian Wine Brands, il primo polo non cooperativo per dimensioni in Italia (dove è confluita nel 2021 Enoitalia della famiglia veronese Pizzolo) : i mercati internazionali con uno sviluppo di quasi sette punti percentuali compensano il calo del mercato italiano e permettono a IWB di superare la soglia dei 430 milioni di venduto: Il CDA ha approvato i ricavi consolidati su base annua pro-forma: l’incremento sul 2021 è stato del +5,2% ma il tasso di crescita composto nel l’ultimo triennio è stato assai più significativo, il 39,8%. L’assemblea di approvazione del bilancio è fissata in prima convocazione il 26 aprile prossimo.

La dinamica di crescita dei ricavi è stata determinata dalle operazioni di M&A completate dal Gruppo nel corso dell’anno: Enovation Brands Inc. e Barbanera. In particolare, con Enovation, IWB ha inteso incorporare integralmente la sua presenza diretta nei supermercati e sul canale ho.re.ca. dei mercati statunitense e canadese, i più importanti per il vino italiano. Con l’acquisizione di Barbanera, casa vinicola toscana, il Gruppo ha invece incrementato la sua offerta di vini premium – con particolare riferimento al canale ho.re.ca. fino a oggi meno penetrato – e raggiunto un presidio diretto in Toscana con una cantina di proprietà.

Il canale wholesale del Gruppo (la vendita alle catene retail nazionali e internazionali) è cresciuto pro-forma dell’1,4% sul 2021 ma con una lieve contrazione del volume d’affari a livello organico legata per circa 2/3 a difficoltà riscontrate nella tenuta della supply chain – con particolare riferimento alla disponibilità di vetro – e per circa 1/3 al ritracciamento della domanda di consumo di vino nella grande distribuzione organizzata.

Il canale distance selling (la vendita diretta ai privati), dopo il boom degli anni della pandemia, ha registrato un riassestamento dei ricavi sui livelli del 2019 facendo comunque registrare un sensibile rafforzamento delle vendite online. Infine, sempre dal punto di vista organico, il canale ho.re.ca. ha fatto segnare una robusta crescita sul 2021 grazie alle positive performance registrate in UK, Stati Uniti e Canada.

Alessandro Mutinelli, Presidente e AD del Gruppo, sottolinea: «Il 2022 è stato un anno di soddisfazione per la felice conclusione di due mirate acquisizioni alle quali stavamo lavorando da tempo. Queste ci consentiranno di affacciarci con maggiore capillarità sul mercato statunitense e canadese e di poter disporre di una cantina di produzione di altissimo pregio in Toscana, zona vinicola sino a ora non coperta dal gruppo e dalle grandi opportunità internazionali. Nel corso dell’esercizio abbiamo dovuto fronteggiare una crescente inflazione dei fattori produttivi, che solo parzialmente è stata ribaltata sui nostri clienti e una carenza di bottiglie di vetro, che ha limitato le nostre spedizioni. Siamo riusciti, tuttavia, a mantenere e sviluppare la base clienti del gruppo, diversificando il nostro portafoglio prodotti e sviluppando tutti i canali di vendita. Per il 2023 abbiamo rivisto i nostri listini prezzi, per recuperare marginalità ed abbiamo impostato un programma di efficientamento interno, che porterà ad una semplificazione organizzativa del gruppo, che oggi conta nove società con sette sedi in Italia e due all’estero. Abbiamo continuato ad investire, anche in risorse umane, per essere sempre più competitivi, innovativi e orientati al cliente e questo, alla fine, è l’unica cosa che può garantire una crescita sostenibile e duratura».

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