La Lega mette in moto la macchina per le amministrative 2024 e chiama Manuel Scalzotto alla regia. A Filippo Rando il coordinamento cittadino

La Lega non perde tempo e si prepara alle Amministrative del 2024 quando ci saranno da contendere ben 48 Comuni del Veronese in nove dei quali es prime il sindaco ed in 24 dei quali ha propri esponenti in Giunta. Per organizzare al meglio la prossima tornata elettorale, Paolo Borchia – segretario veronese – si affida a Manuel Scalzotto, già presidente della Provincia e sindaco di Cologna Veneta, cui è stato conferito dal Direttivo scaligero della Lega la delega agli Enti locali. «La prima parte del nuovo compito – spiega Scalzotto – è proprio questa: vogliamo prepararci per tempo e mettere in campo la squadra migliore e portare nelle prossime amministrazioni le persone migliori. Ma questa è solo una parte del lavoro: sarà mio compito supportare gli amministratori locali nel loro lavoro quotidiano e annuncio già che la prossima battaglia sarà sulle redistribuzioni dei migranti: si sta cambiano il sistema, dai CAS si passerà al SAI della riforma Lamorgese (il sistema di accoglienza e integrazione per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale) e voglio proprio vedere, alla prova dei fatti, come vorranno rispondere le amministrazioni di centrosinistra…».

A Filippo Rando, invece, il Direttivo della Lega ha affidato il coordinamento delle sezioni cittadine: «Siamo in presenza di una Giunta che non riesce a far fronte all’ordinarietà, figuriamoci con la straordinarietà dei lavori per la filovia e delle Olimpiadi di febbraio 2026. C’è un vuoto politico evidente e cercheremo di aiutare i cittadini segnalando le disfunzioni, sopperendo alla mancanza di informazioni che il Comune non dà. Attenzione a questa fase di lavori – che dureranno, temo, ben più dell’anno previsto – ed attenzione all’insicurezza che sta montando in città: accattonaggio, risse, molestie…sono in crescita e Tommasi è assente. Dove sono finite le sue “camminate” nei quartieri? dopo la campagna elettorale nessuno l’ha più visto. ll mio timore è che quando riconsegneranno la città nel 2027 vi sarà tantissimo da ricostruire come immagine di Verona nel resto del Paese per i danni che lascerà questa armata Brancaleone».

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