La violenza della generazione Z, carabinieri e poliziotti analizzano il contesto scaligero

Comprendere le motivazioni degli adolescenti – la generazione Z che comprende i nati fra il 1997 ed il 2012 – è importante per cercare di contenere il disagio nelle realtà urbane ed il ripetersi di fenomeni di violenza giovanile e di bullismo sempre più frequenti e sempre più all’attenzione di media e società civile. Un problema che non si ferma ai contesti “metropolitani” ma che si ritrova sempre più spesso anche nelle località di provincia, anche le più “idilliache” come quelle montane.

Su questo si interrogano il Nuovo Sindacato Carabinieri e il Sindacato autonomo di Polizia che domani – all’Accademia di Agricoltura, scienze e lettere in via Leoncino, con inizio alle ore 9.30 – si confronteranno con professionisti della sicurezza (Roberto Grinzi, segretario provinciale SIAP e Michele Capece, segretario nazionale aggiunto del NSC), il Presidente dell’Accademia della Legalità, Paola Vegliantei, l’avvocato Veronica Benedetti Vallenari, del Foro di Verona, e la psicologa e psicoterapeuta Sabrina Burgoni.

L’incontro sarà moderato da Niccolò Fioroni, segretario regionale del Nuovo Sindacato carabinieri. Il convegno “Generazione Z fra devianze e criminalità: contesti sociali urbani e montano a confronto” verrà presieduto dai saluti di Enzo Delle Cave, segretario nazionale SIAP, e Irene Carpanese, segretario nazionale NSC, e si svolge col patrocinio della Provincia di Verona e dei Comuni di Velo Veronese, Cerro Veronese e San Mauro di Saline.

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