Save lives: clean your hands. Salva vite: lavati le mani. È lo slogano lanciato dal’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione del 5 maggio, Giornata Mondiale per l’igiene delle mani. Lavarsi le mani è semplice, porta via pochissimo tempo, non costa niente, ma salva milioni di vite, prevenendo tante infezioni.
Un medico ungherese, Ignác Fülöp Semmelweis, che lavorava in un ospedale di Vienna, nel 19° secolo notò che molte delle morti post partum che avvenivano nei reparti di ostetricia e molte morti perinatali potevano essere provocate dal fatto che il personale sanitario non si lavava le mani prima di entrare in contatto con le puerpere. Con il lavaggio delle mani che suggerì la mortalità crollò di più del 50%. Subito, come spesso accade, la sua osservazione geniale non venne riconosciuta dagli accademici, ma col tempo s’impose e questo semplice gesto salvò milioni di vite in tutti i campi della medicina.
Il lavaggio delle mani è anche stato una delle procedure che sono state raccomandate durante la pandemia per limitare la diffusione del Covid. Ed anche adesso che l’emergenza è passata non bisogna dimenticare questa semplice procedura indispensabile nella prevenzione delle infezioni.
Perciò l’Oms ha dedicato la giornata di oggi al lavaggio delle mani, affinché molti non si dimentichino questa buona abitudine nella vita quotidiana.
L’Istituto Superiore di Sanità ha messo a disposizione di chi vuole un programma sul web per l’autovalutazione dell’ igiene delle mani, in modo che ciascuno possa capire se le proprie abitudini igieniche sono congrue ad evitare infezioni attraverso questo semplice gesto.
