L’Estate Teatrale Veronese 2023: Un grande successo 

Con 44.226 spettatori in meno di tre mesi, l’Estate Teatrale Veronese ha dimostrato di essere la “fioritura” tanto annunciata e attesa.

(di Gianni Schicchi) La settantacinquesima stagione dell’Estate Teatrale Veronese si è da poco conclusa e con esiti assolutamente positivi. A tracciarne ieri il bilancio in Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, l’assessore alla Cultura del Comune di Verona, Marta Ugolini, il direttore artistico Carlo Mangolini e la vicedirettrice di Arteven, Patrizia Boscolo, unitamente ai rappresentanti di produzioni, istituzioni, sponsor che hanno collaborato alla riuscita del Festival, a cominciare da Banco Bpm, fino ad Agsm-Aim, Consorzio Vino Durello e Air Dolomiti.

L’assessore Marta Ugolini ha ringraziato dapprima tutti i collaboratori, dipendenti e artisti che hanno contribuito alla riuscita dell’Estate, senza dimenticare la recente immatura dipartita di Pierluca Donin, storico direttore di Arteven, il circuito multidisciplinare della Regione che gestisce e organizza spettacoli dal vivo nel Veneto.

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La 75° edizione dell’Estate si è consolidata e allargata quest’anno, come mai in passato, coinvolgendo non solo il Teatro Romano, ma espandendo la sua programmazione anche al Teatro Camploy, ai Musei Maffeiano e Cavalcaselle, all’Università, al Parco Santa Toscana, facendo registrare un’affluenza totale di 44.226 spettatori in meno di 3 mesi, con una media di 1.000 presenze a serata contro le 866 della passata stagione.  La parte del leone è spettata ovviamente al Teatro Romano che ha richiamato 35 mila spettatori per 35 serate di prosa, musica e danza.

Il direttore Carlo Mangolini ha tessuto gli elogi di alcuni spettacoli che hanno ricevuto non solo il plauso del pubblico (“c’è un fortissimo desiderio di spettacoli a Verona come in poche altre città”), ma anche feedback da numerose testate nazionali e internazionali (La Repubblica, Il Sole 24 ore, Corriere della sera, Ansa, Rai, TgSky24, The Theatre Times, La Voce di New York, ecc.). Spettacoli che hanno lasciato il segno e coinvolto profondamente lo spettatore, come l’esibizione di Tony Hadley che ha fatto parlare l’Italia intera con i suoi 1.716 fan in un Teatro Romano indimenticabile (Mangolini si è detto estasiato e commosso da un pubblico che vi ha partecipato sfidando la pioggia).

Così come è stato per gli oltre 1.600 spettatori di Undsey Stirling e i 1.578 degli Incognito. Sugli scudi anche “Rumors Festival”, la sezione musicale curata da Elisabetta Fadini e “Verona Jazz” da Ivano Massignan che hanno registrato oltre 8 mila presenze, a conferma del successo delle proposte musicali.

Per tornare alla prosa, il sold out si è registrato nell’ultimo appuntamento con “Medea” di Euripide, interpretato da Laura Marinoni per la regia di Federico Tiezzi, prodotto da Fondazione Inda, il più visto della stagione con 3 mila spettatori, seguito da Andrea Pennacchi col suo “Shakespeare & me” (2.500 presenze).

E poi il commovente “Romeo e Giulietta #generazionesacrificio” di Spazio Teatro Giovani con quasi 2 mila, seguito a ruota da “Le allegre Comari di Windsor” diretto da Andrea Chiodi con oltre 1.500 presenti in due serate. Da citare anche “Aspettando re Lear” portato a Verona da Alessandro Preziosi e “Napoleone. La morte di Dio” con l’indimenticabile interpretazione di Lino Guanciale.

La danza sta guadagnando sempre più un forte ascendente fra il pubblico e quello veronese non ne è andato esente. Infatti hanno sfiorato quota 10 mila presenze, le sei serate di “Alice in Wonderland-reloaded” del Circus Theatre Elysium di Kiev, “Giulietta e Romeo” del balletto di Roma e “Preludes of Juliet” con Anbeta Toromani e Alessandro Macario. Nel conteggio del Teatro Romano rientrano anche “Venerazioni” e “Folk Festival”, le due rassegne curate da Boxoffice (2.600 spettatori) con Xavier Rudd e Paola&Chiara. Così come la data unica di “Zorba il Greco” di Theodorakis che ha visto il ritorno di Fondazione Arena al Teatro Romano con l’esaurito (1.720 spettatori) per la grande danza classica.

Nel corso di otto serate, ben 150 persone svantaggiate, delle cooperative e associazioni di assistenza, hanno potuto assistere gratuitamente agli spettacoli del Teatro Romano, grazie alla collaborazione dell’assessorato alle Politiche Sociali con altri istituti che hanno garantito un servizio di accompagnamento e mediazione culturale.

Importante anche l’attività e la risposta dei social. In tre mesi sono stati 565 mila gli utenti che hanno visto i contenuti dell’Estate veronese dalle pagine facebook e instagram, a fronte delle 188 mila dell’anno scorso. I nuovi canali di comunicazione sono entrati finalmente a pieno regime, dopo l’esperimento del 2022, con contenuti originali, reel da dietro le quinte e prove di palcoscenico, così come foto, video e interviste con artisti, registi e attori.

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