Un’opera policroma in gesso conservata nel Palazzo dei Capitani di Malcesine. La Madonna con Bambino è attualmente al centro di un’indagine per definire se può essere considerata uno dei lavori di Donatello. Se così fosse, si aggiungerebbe alle altre 23 riproduzioni conosciute al mondo. 

Il Comune di Malcesine aveva richiesto analisi diagnostiche dettagliate e i risultati emersi hanno permesso di creare un piano di restauro conservativo. Oggi, i lavori sono iniziati e mirano a scoprire la lunga storia dell’opera che presenta tutte le caratteristiche per essere annoverata tra le copie originali attribuite a Donatello o alla sua scuola. Il restauro è a cura della restauratrice Giuseppina Rossignoli in collaborazione con l’architetto Michele De Mori

Le prime ipotesi sulla Madonna con Bambino

La Madonna con Bambino di Malcesine era già stata restaurata negli anni ’20 ed era stata trasferita dalla probabile posizione originale, una nicchia dell’atrio di ingresso, ad una stanza di Palazzo dei Capitani. 

Le prime evidenze sostengono l’ipotesi che la stesura di colore originaria, e relativo fondo preparatorio, siano riconducibili al sec. XV e che, quindi, la scultura in gesso potrebbe essere una delle copie della Madonna di Verona realizzata dalla scuola di Donatello verso il 1450. Il suo originale potrebbe essere l’opera posta in via delle Fogge a Verona, nelle cui vicinanze si trova Palazzo Miniscalchi, appartenente alla stessa famiglia che rinnovò verso la metà del Quattrocento il Palazzo dei Capitani a Malcesine. 

Potrebbe fare parte delle 23 riproduzioni conosciute al mondo

Una di queste, la copia in stucco risalente al XV secolo, è esposta al Museo di Castelvecchio a Verona, mentre una replica in cartapesta dello stesso periodo è conservata al Louvre di Parigi. Anche il Museo Nazionale del Bargello di Firenze ospita una probabile riproduzione ottocentesca in terracotta.