Caro Direttore!
Ancora sulla piccola Maria.
Come ha visto – ed era assolutamente prevedibile – l’altra se la sono portata via alla chetichella, senza dare neppure la possibilità di salutare quelli che lei chiama mamma e papà e nonne.[//]
Se la sono riportata in Bielorussia e, adesso, col cavolo che la rivedranno.
Se la sono portata via – e glielo hanno lasciato fare – tre giorni prima della sentenza della Corte d’Appello di Genova.
Ma, anche se la Corte dovesse confermare la sentenza di primo grado, rimane il problema: quella bambina voleva rimanere in Italia presso quella che considera la sua famiglia!!
Questo è l’interesse per la minore e questa è la risposta a tutte le anime belle che parlano a vanvera e che non si mettono neppure per un secondo nei panni dei protagonisti di questo triste episodio.
Stesse per me organizzerei una manifestazione su tutto il territorio e – per prevenire gli stolti che tireranno fuori la solita menata – NON a favore dei genitori ma a favore della bambina.
L’inazione della diplomazia è stata sconsolante; chi dice che è stato tentato il possibile lo dice per indifferenza o per superficialità.
Che vergogna e che schifo.
Massimo C. Denominatore
2 Ottobre 2006
Editoriali & commenti
Maria in Bielorussia: che vergogna per l’Italia