Mercato immobiliare a Verona, a giugno le compravendite cresciute del 50,5%

Al giugno scorso, le compravendite di immobili a Verona sono cresciute del 50,5%: 5.506 unità contro le 3.658 registrate a fine giugno 2020. A trainare il risultato le compravendite in provincia che sono cresciute del 53,1% passando da 3.045 a 4.662. Più moderata la crescita in città dove le compravendite sono salite a 844 contro le 613 dell’anno precedente. Lo affermano i dati più recenti elaborati dall’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa su dati dell’Agenzia delle Entrate. Continua la crescita delle compravendite immobiliari residenziali. Il mercato conferma un andamento positivo e chiude il secondo trimestre del 2021 con un aumento degli scambi del 73,4% rispetto allo stesso trimestre del 2020, penalizzato dal lockdown. Significativo il confronto con il secondo semestre del 2019 che evidenzia una crescita delle transazioni del 26,1%. È ancora una volta evidente, come già avvenuto nel primo trimestre del 2020, la migliore performance dei comuni non capoluoghi che mettono a segno un incremento dell’81,6% rispetto al secondo trimestre del 2020 e del 31,3% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Tra le grandi città, in cui l’aumento medio rispetto al 2020 è stato del 54,6%, spiccano le performance di Palermo (+70,3%), Napoli (+67,1%) e Genova (+65,7%). Bene anche Bari, Roma e Torino. Rispetto al secondo trimestre del 2019 il numero di compravendite nelle grandi città è aumentato mediamente del 14,0%.

L’analisi del compravenduto realizzato dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che, nel secondo trimestre del 2021, il 76,4% ha acquistato come prima casa, il 7,4% come casa vacanza ed il 16,2% per investimento.

La tipologia più compravenduta si conferma il trilocale con il 34,4% ma è interessante l’aumento della percentuale di chi ha acquistato tagli più grandi, tra cui anche soluzioni indipendenti. L’acquisto dell’abitazione resta quindi sempre prioritario per gli italiani: i mutui più convenienti insieme ai benefici fiscali per le ristrutturazioni e l’effetto del lockdown ancora vivo hanno portato a questi risultati oltre le aspettative.

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