Riello: “Nel 2021 buoni risultati per il sostegno a imprese e infrastrutture. Ora attenzione alla fiammata dell’inflazione”

“Sono stati tanti anche nel 2021 i risultati portati a casa, ma c’è ancora molto da fare per sostenere il territorio: sia le imprese che le infrastrutture”. Lo sottolinea nel suo intervento di fine anno il presidente della Camera di Commercio di Verona Giuseppe Riello, che elenca anche i punti di forza e le potenziali criticità con le quali l’economia del territorio si troverà a confrontarsi nel 2022.

“E’ stato un anno denso di iniziative a sostegno del territorio, sia sul fronte dell’aiuto alle imprese che sul piano dello sviluppo delle infrastrutture scaligere, nelle quali la Camera di Commercio ha partecipazioni importanti”, spiega Riello. Abbiamo puntualmente sostenuto il progetto di rilancio dell’economia: RiVer, RIparti VERona. Sono 30 i milioni stanziati dalla Camera di Commercio per il triennio 2020-2022. Per le imprese veronesi quest’anno sono stati erogati contributi per 6 milioni di euro destinati a bandi per l’innovazione, l’internazionalizzazione e il sostegno alla liquidità”.

“Ci troviamo però in un momento critico: le due nostre principali infrastrutture economiche, e cioè l’aeroporto Valerio Catullo e Veronafiere, hanno passato evidentemente un periodo di grossa difficoltà. Per questo”, prosegue, “siamo stati chiamati ad impegnarci, e abbiamo fatto fronte all’impegno, nel recente aumento di capitale che ha prodotto un effetto di oltre 13 milioni di investimento su queste due realtà, che fanno da volano per l’economia locale e il mondo industriale. Per questo il loro sostegno e sviluppo è un capitolo importante del progetto RiVer”.

Veronafiere, un indispensabile volano per l’economia di Verona
Giuseppe Riello (Camera di commercio)

“Le risorse, però, a nulla servono se non impegnate in un contesto più ampio di relazioni locali, nazionali e internazionali. I risultati sul fronte dell’aeroporto e della fiera li abbiamo portati a casa grazie a un importante lavoro di squadra”, è la lettura di Riello, che prosegue poi nell’analisi. “Quindi accanto alla liquidità fornita direttamente con gli aumenti di capitale ora possiamo contare anche su altri 24 milioni di ristori per la Fiera. Ringrazio il presidente Danese che ha svolto un lavoro fantastico per trovare risorse per il sostegno dell’intero sistema fieristico nazionale e anche per Veronafiere, in un momento di grave difficoltà, tessendo rapporti a livello nazionale e interagendo con il governo per cambiare le regole per i ristori. Ora si lavorerà per utilizzare le risorse per gli investimenti necessari allo sviluppo della nostra Fiera, secondo quanto previsto dal piano industriale”.

“Un’altra buona e recentissima notizia è per la Fondazione Lirica, aggiunge il presidente della Camera di Commercio, rilevando che è stato infatti approvato un emendamento alla legge di Bilancio che stabilisce un criterio più favorevole di riparto del Fondo Unico per lo Spettacolo, con 150 milioni di euro in più per le Fondazioni di tutta Italia. La proposta approvata prevede che la ripartizione del Fondo avvenga sulla base della media delle percentuali stabilite per il triennio 2017-2019, e non sull’ultimo triennio in cui, causa Covid, non si è lavorato”.

Riello affronta quindi il futuro. Quest’anno è trascorso e il lavoro è stato molto, ma abbiamo ancora di fronte nuove e impegnative sfide in un contesto che appare molto delicato. La ripresa economica è un dato di fatto, soprattutto per le imprese esportatrici”, commenta, “ma il balzo dell’inflazione preoccupa molto perché potrebbe rallentare la corsa del Pil. Nel 2022 alle porte sarà l’inflazione il vero elemento in grado di condizionare economia e mercati su scala globale, in Europa e ovviamente anche in Italia. Confidiamo che sia una fiammata temporanea che non condizionerà la ripresa”, conclude. “Molto dipenderà anche dalle decisioni del governo Draghi e dall’andamento della quarta ondata di contagi”.

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