(di Rocco Fattori Giuliano) Verona soffre a Treviglio, risultato finale 79 a 69 per i bergamaschi (18-25; 28-14; 19-13 e ultimo quarto 14-17) paga un secondo quarto disastroso (28-14) ricadendo negli errori fatali già alla partita dell’andata: lascia spazio ai bergamaschi in transizione, letali in queste circostanze, si fa intimidire in difesa tentando la strada dei tiri da fuori l’arco con risultati insufficienti. Anche il rientro dagli spogliatoio vede Treviglio salire sino al più 15 rintuzzato a fatica dai ragazzi di Ramagli. Da metà del terzo quarto Treviglio controlla i tentativi di rientro di Verona, sempre meno decisi, sempre meno lucidi. Nell’ultimo quarto, l’ennesimo tentativo di rientro in partita della Tezenis si infrange su Andrea Ancellotti (Treviso, Pesaro e Brescia nel suo ruolino da professionista in A1) che si mette a guardia del proprio canestro e stoppa a ripetizione Candussi, Pini e e Rosselli. Giovanni Pini (10 punti alla fine per lui sul ruolino) e un redivivo Phil Greene (14), nella foto, sono gli ultimi ad arrendersi. Fuori radar Guido Rosselli, protagonista del match di domenica scorsa che paga la forma ovviamente non perfetta, e Bobby Jones che soltanto nell’ultimo minuto di gara riesce a segnare dalla lunetta i suoi primi punti. Come sempre, ha preso tanti falli, ne ha commessi il giusto, è andato spesso al rimbalzo, ma senza troppo costrutto. La coppia USA viaggia a giorni alterni e quasi sempre non riesce a dare il giusto apporto.

La Scaligera Basket non ha fatto quello che aveva promesso di fare nel pre-partita: contenere le folate offensive di Treviglio ed entrare nel pitturato con maggiore intensità. Soltanto nel primo quarto ha mostrato il suo potenziale ed ha seguito con disciplina lo schema prepartita. Poi quando, alla fine, ci ha riprovato ha trovato i lunghi orobici a bloccare la strada. Per Treviglio in evidenza un 2000, Alvise Sarto, 16 punti di grande personalità. La Tezenis rientra a casa con meno certezze del viaggio d’andata; la classifica non si è schiodata e domenica si va a Udine: un derby coi friulani sempre delicato. Questa volta, con qualche pensiero di troppo in testa.