Usura. Impegno del Comune e Federconsumatori contro lo sfruttamento delle difficoltà economiche dei cittadini

La collaborazione tra il Comune di Verona e la Federconsumatori per il contrasto all’usura e per l’educazione all’uso responsabile del denaro sta funzionando bene ed è stato il tema della conferenza stampa tenuta oggi a Palazzo Barbieri un Sala Arazzi all’assessore al Lavoro Michele Bertucco, il direttore Area Risorse economiche e Bilancio, Maria Sacchettini, l’Ufficio Anti-usura rappresentato da Damiano D’Angelo e il presidente di Federconsumatori Verona Maurizio Framba

L’Ufficio Antiusura, costituito dal Comune di Verona in accordo con Federconsumatori ha dato risultati importanti, ma soprattutto ha fatto emergere due fenomeni legati al denaro: l’usura e il gioco d’azzardo.

Ci sono medie e piccole imprese, ma anche persone, che non avendo accesso al credito rivolgono a attività illegali per avere dei prestiti. Ciò immancabilmente anziché risolvere le difficoltà le peggiora, al punto da fa chiudere l’azienda o a far saltare la famiglia del malcapitato nelle mani degli strozzini.

«Un fenomeno che ancora è sottostimato – avvisa Bertucco–  che coinvolge tutte le fasce di popolazione con modalità diverse». L’assessore, che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all’impegno del Comune contro l’usura, ha sottolineato l’importanza nel contrastare l’usura dell’attività educativa e informativa nelle scuole.

Damiano D’Angelo, dell’Ufficio Anti-usura ha sottolineato l’importanza della  collaborazione con Federconsumatori «perché ci serve per entrare ancor più nel tessuto sociale e nel tessuto produttivo. Il fenomeno dell’usura è un fenomeno vasto che colpisce anche l’ossatura dell’economia». Specialmente la piccola e la micro-impresa , quando si trovano davanti ad un rifiuto di credito da parte del sistema legale, si rivolgono agli usurai. 

«Sappiamo tutti che rivolgersi all’usuraio significa andare incontro alla spoliazione completa dell’attività che riceve il presto illegale».  

Diverso è quando a rivolgersi all’usura sono le medie o le grandi imprese. In questo caso si parla di usura impropria. Qui entrano in ballo le organizzazioni mafiose che attraverso il denaro prestato all’imprenditore in difficoltà riescono ad entrare nell’impresa che poi viene utilizzata per il riciclaggio del denaro, se addirittura non diventa proprietà della criminalità organizzata.

« Secondo i dati della Cgia di Mestre sono oltre 1700 casi di aziende rischio usura». Importante la collaborazione dell’’Ufficio anti-usura con la Federconsumatori, che è capillarmente distribuita sul territorio provinciale e regionale.

«Le persone che sono sotto usura – continua D’Angelo- dovrebbero sapere che non devono avere paura. Fino a quando sei sotto usura l’usuraio non ha nessuna intenzione di eliminarti per il semplice motivo che sei una fonte di guadagno».

Alla Camera di Commercio dal luglio 2023 esiste un ufficio che segue le attività in sovraindebitamento, che é la premessa per arrivare agli usurai.

Federconsumatori contro l’usura

Maurizio Framba, presidente di Federconsumatori, ha portato l’attenzione sul gioco d’azzardo, che al 31 dicembre del 2023 ha portato a una raccolta di circa 140 miliardi di euro. 

«Secondo l’Istituto superiore di Sanità – riferisce Framba- in Italia vi sono 1,5 milioni di giocatori problematici, 1,4 milioni di giocatori a rischio moderato e 2 milioni di giocatori a basso rischio. E riguarda soprattutto il per le scommesse i giochi che si fanno on line e soprattutto guardate i giovani.È un fenomeno poco conosciuto. Come Federconsumatori abbiamo messo in piedi una campagna che si chiama proprio “Mettiamoci in gioco” e che è funzionale a far sì che ci sia formazione e informazione su questo argomento». 

Ed è il gioco d’azzardo assieme al sovraindebitamento che molto spesso porta a ricorrere agli usurai. Ed è su questi fronti che si concentra la convenzione di Federconsumatori con l’Ufficio anti-usura del Comune. 

«Mettendo insieme le forze – conclude Framba- ci sarà una maggior disponibilità sul territorio veronese che pensiamo possa servire se non a trovare soluzione, ma almeno ad aiutare».

Federconsumatori
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