«Domani mattina (oggi per chi legge) abbiamo la firma, come associazioni sindacali aspettiamo di mandare gli ultimi appunti, piccoli aggiustamenti del testo, ma l’accordo è fatto e siamo molto contenti dello spirito di collaborazione». Lo afferma il presidente Fimmg del Veneto, Maurizio Scassola, parlando all’agenzia Dire dell’accordo con la Regione per la partecipazione dei medici di medicina generale alla campagna di vaccinazione contro il Covid. Durante il confronto con la Regione «abbiamo sottolineato come la fase drammatica dell’epidemia sia anche l’occasione per riorganizzare la medicina generale, abbiamo avuto moltissimi spunti per aprire, dopo la chiusura di questo accordo, un confronto su un accordo integrativo regionale che potenzi in sistema di medicina generale», continua Scassola.

Tornando alla campagna vaccinale, «credo che già nei prossimi giorni potremmo iniziare con i colleghi che hanno una situazione adeguata nello studio, penso ad esempio alle medicine di gruppo che hanno un minimo di personale attrezzato». Perchè la vaccinazione contro il Covid è più complessa e richiede più tempo rispetto a quella antinfluenzale. E da qui nascono anche alcune difficoltà relative alla vaccinazione a domicilio.

«Noi siamo disponibili da subito ad accedere a domicilio, ma abbiamo bisogno di un modello organizzativo che preveda personale a sostegno, magari per snellire le pratiche, perchè l’attività domiciliare è piuttosto pesante” per via della necessità di effettuare l’anamnesi, di compilare diversi documenti e dei tempi di osservazione dei pazienti, chiarisce il presidente Fimmg Veneto.

Ad ogni modo, rispetto al fatto l’accordo in Veneto arriva in ritardo di qualche giorno rispetto ad altre Regioni, «chi è partito prima del Veneto in Italia non si trova in gradi condizioni organizzative, noi abbiamo fatto bene a rallentare un attimo per avere ora un buon accordo con la Regione» visto che nel frattempo non ci sarebbero comunque state molte dosi di vaccino da somministrare. Le cose dovrebbero cambiare nelle prossime settimane, ed è allora che sarà fondamentale farsi trovare pronti. Per la vaccinazione antinfluenzale “ogni medico di medicina generale ha vaccinato di media 500 persone”, e la campagna si è conclusa con la vaccinazione di circa 1,5 milioni di persone in un mese e mezzo. Per la campagna anti covid ogni medico di medicina generale si troverà a vaccinare “se non il doppio, almeno 800/900 pazienti. Io mi aspetto che ci vorranno quattro o cinque mesi per avere una copertura vaccinale”, conclude Scassola.