Valeggio. Il Prefetto manda il commissario. Gardoni è a casa

Il Prefetto di Verona ha deciso di procedere allo scioglimento del Consiglio Comunale di Valeggio dopo che 9 consiglieri , 4 fuoriusciti dalla maggioranza di centrodestra -Dal Forno, Paon, Menini e Remelli- e 5 dell’opposizione, avevano rassegnato le dimissioni con la determinazione, sfruttando la legge, di far decadere l’intera amministrazione. Demetrio Martino ha quindi nominato come commissario prefettizio il vice prefetto vicario, Lucrezia Anna Maria Loizzo, con il compito di reggere l’amministrazione di Valeggio per gli affari ordinari da qui alle elezioni comunali che verosimilmente saranno fissate per il 9 giugno assieme alle europee. 

Gardoni. A rimetterci è Valeggio

L’ormai ex sindaco Gardoni va giù di brutto: “Oggi la realtà supera la fantasia. Nel mio lavoro da avvocato ne ho viste tante ma da amministratore al servizio della mia comunità mai avrei pensato che qualcuno coscientemente, con le proprie dimissioni, avrebbe messo a rischio attività e servizi essenziali per i valeggiani, per inseguire le proprie velleità ed alimentare il proprio livore”. 

Valeggio. Il Prefetto manda il commissario. Gardoni è a casa

“Ma con quale faccia – si chiede Gardoni- i dimissionari potranno camminare per Valeggio d’ora in poi? Con la loro scelta non potremo approvare il bilancio, getteremo alle ortiche i soldi pagati dai cittadini con le loro tasse, la macchina amministrativa non riuscirà a garantire l’ultimazione dei lavori della nuova scuola, prevista per maggio 2024, che avevamo deciso di avviare per dare un luogo più sicuro e all’avanguardia ai bambini”. 

“E tutto questo- conclude-  per cosa, per invidia nei confronti di Gardoni e per inseguire smanie di potere aizzati dal referente politico di turno?”

Che cosa è successo a Valeggio?

Ma che cos’è successo in riva al Mincio?  La risposta è da ricercare nel mutato sistema elettorale con cui il comune, che ha superato la soglia dei 15 mila abitanti andrà a votare fra poco più di 6 mesi: il doppio turno anziché turno unico com’era sempre stato. Doppio turno che rende più pesante il ruolo dei partiti e meno quello dei soggetti politici locali. In quest’ottica si sono sviluppati dei movimenti per ridisegnare gli equilibri politici a Valeggio. 

Il significato politico della caduta di Alessandro Gardoni è in uno scontro tutto interno al centrodestra. Di centrodestra lui stesso. Di centrodestra quelli che l’hanno sostenuto fino all’ultimo. Di centrodestra quelli che l’hanno mandato a casa mediante le dimissioni.

Uno scontro che passa anche attraverso gli stessi partiti della coalizione, che su questa vicenda sono divisi al loro interno. Una situazione di totale fluidità che dovrà essere chiarita per presentarsi agli elettori.

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