Vianello e Michieletto, Lega: società sportive in crisi, la Regione aiuti quelle che gestiscono gli impianti

Abbiamo raccolto il grido di allarme che arriva dalle società sportive e dal Coni Veneto: chiedono aiuto agli organi regionali e centrali, descrivendo la situazione drammatica in cui versano le società sportive. Già un mese fa avevamo sollevato il problema, con un comunicato stampa, sulla situazione critica delle Asd con l’entrata in vigore della Riforma Vezzali. Ora il grido d’allarme anche in Sesta Commissione consiliare da parte dell’Ance Veneto, sull’impiantistica sportiva. Dobbiamo intervenire quanto prima per salvare il mondo dello sport”. Così i consiglieri regionali di Lega – Liga Veneta, Roberta Vianello e Gabriele Michieletto, firmatari della mozione depositata in Consiglio Regionale del Veneto, in merito all’aumento dei costi delle bollette dell’energia negli impianti sportivi; sollecitano di introdurre misure per il contenimento dei costi per associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle Federazioni Sportive, alle discipline sportive e agli enti di promozione sportiva.

“Chiediamo alla Giunta regionale del Veneto di farsi portavoce presso il Governo ed i Ministeri competenti perché vengano introdotte misure utili per contrastare l’aumento delle utenze che gravano su Associazioni e Società Sportive che abbiano per oggetto sociale anche la gestione di impianti sportivi per sostenere l’attività sportiva promuovendo stili di vita sani, benessere psicofisico e momenti di socializzazione – continuano i consiglieri  -. In Veneto il 43,8% della popolazione pratica sport, mentre il livello di sedentarietà si attesta al 21,5%, ovvero il 2° valore più basso in Italia solo dopo il Trentino Alto Adige (dati del 2020). Sport significa anche benessere fisico. Inoltre le società sportive svolgono  anche un ruolo sociale, offrono ai bambini e alle famiglie luoghi di aggregazione ed educazione. Lo sport contribuisce a ridurre la spesa pubblica in materia di sanità e sicurezza, favorendo la socializzazione, ma se i maggiori rincari dei costi dell’energia graveranno sui nostri centri, la chiusura di questi luoghi comporta un doppio colpo negativo sul bilancio statale”.

“Alcuni dati sull’impiantistica regionale: in Veneto ci sono 7.706 impianti sportivi di cui 7.404, pari al 96%, funzionanti totalmente o in parte. Le strutture sportive attive sono equamente distribuite nelle province di Treviso, Verona e Vicenza, 19%, a seguire Padova 18%, Venezia 13%, ma solo il 48% delle scuole statali sono dotate di palestre. 3 comuni su 4 ovvero il 74% dispongono di almeno una palestra. L’impiantistica sportiva – sottolineano i consiglieri – necessita di interventi migliorativi strutturali, di messa in sicurezza miglioramento della fruibilità da parte dell’utenza. Per raggiungere elevati standard, sarà importante utilizzare le risorse che sono state rese disponibili dal PNRR per il miglioramento dell’impiantistica sportiva scolastica, la realizzazione di nuovi impianti e la rigenerazione di impianti esistenti presenti nelle aree urbane e per quelli di interesse delle Federazioni sportive nazionali del Coni. Lo sport non deve essere ritenuto valore secondario: fa parte del nostro bagaglio culturale veneto che coinvolge un mondo variegato che va dai giovani, al volontariato, alla stessa sanità e molto altro, compreso sport system o edilizia, e quindi non lo possiamo lasciare indietro, ma ci dobbiamo prontamente attivare” concludono Vianello e Michieletto.  

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