Zaia, dopo una settimana d’assenza per la trasferta romana dell’elezione del Presidente, è tornato a fare lo consueta conferenza stampa d’aggiornamento sui dati Covid. Di fronte alla tendenza, ormai consolidata, alla diminuzione di tutti i parametri della pandemia il Governatore del Veneto ha rilevato la necessità di passare adesso ad una ”semplificazione” di tutte le norme che riguardano la gestione della pandemia. «Sono convinto – ha detto- che dovremo sempre più concentrarci sui sintomatici e non possiamo pensare di correre dietro a tutti i cittadini con il contact tracing». «Per la scuola, ad esempio, deve funzionare il “modello morbillo”: chi va a scuola e ha un compagno positivo al Covid deve restare il classe. Dobbiamo chiedere  che le scuole restino libere». Zaia è convinto«che il 31 marzo bisogna porre fine allo stato d’emergenza». Questi i dati delle ultime 24 ore in Veneto e a Verona.

Con i14.190 i nuovi casi  si conferma la discesa della curva pandemica in Vemto dove attualmente ci sono 206.908 positivi. Ancora troppi i morti: 30 in un giorno. Decisa diminuzione dei ricoveri: -35 in area non critica (1.804 in totale) e -2 in intensiva (168 in totale)- La tendenza è confermata anche a Verona dove ieri, fra città e provicnia, si sono contati 2.503 nuovi positivi. 5 i morti. Si alleggerisce ancora la situazione ospedaliera dove ci sono 371 (-7)  pazienti ricoverati in area non critica, mentre aumentano di 2 letti i ricoverati in terapia intensiva.