Si è svolta questo pomeriggio alla Torre dei Lamberti la cerimonia per il ripristinato del suono del “Rengo” all’inizio di ogni seduta del Consiglio comunale. [//]
Erano presenti il presidente del Consiglio comunale Pieralfonso Fratta Pasini, l’assessore al Patrimonio Daniele Polato, il presidente dell’Agec Giuseppe Venturini e i consiglieri comunali Elena Traverso, Lucia Cametti e Antonio Lella (An), Enzo Flego (Lega nord), Fabio Segattini, Maria Luisa Albrigi, Roberto Fasoli (PD), Edoardo Tisato (Verona civica). “Con soddisfazione riprendiamo oggi una antica tradizione parte integrante della storia di Verona – ha dichiarato Fratta Pasini – un suono che ha rappresentato per più di 400 anni il simbolo del potere comunale, segnando i principali avvenimenti della vita pubblica e le ricorrenze di interesse cittadino e nazionale. Per questo – ha concluso il presidente – mi auguro possa tornare ad essere per tutta la cittadinanza veronese un’occasione per un maggior coinvolgimento e partecipazione alle attività del Consiglio comunale, onde evitare la disaffezione nei confronti dell’istituzioni”.
L’origine delle campane collocate sulla Torre dei Lamberti, simbolo del Comune di Verona, risale al tempo degli Statuti Albertini (1272-1276). Le campane attualmente esistenti sono quattro: il Rengo si trova nella cella campanaria ottagonale superiore, mentre un’altra, detta Marangona, assieme a due bronzi più piccoli è posizionata in quella inferiore. La maggiore aveva il compito principale di convocare il parlamento cittadino, detto Arengo, da cui deriva il nome di Rengo assegnato alla campana. La minore, la Marangona, aveva il compito di segnalare l’inizio e la fine delle attività lavorative. Il Rengo tuttora funzionante sulla Torre dei Lamberti, pesa dodici mila 658 libbre, ovvero 4215 chili, ed è per dimensioni la seconda campana nel Veneto.
Al primo posto vi è la campana maggiore del concerto della Cattedrale di Verona, rinnovata nel 2003 e pesante 4566 chili, mentre al terzo posto vi è la maggiore delle cinque campane di San Marco, a Venezia, di 3625 chili.