Un maggio dedicato alla sensibilizzazione verso i giovani per avvicinarli al mondo del volontariato attraverso il linguaggio del cinema. L’iniziativa è del Centro Alzheimer Verona che, in collaborazione con il Centro Servizi di Volontariato e il Movimento dei Cittadini ha attivato il progetto “Giovani e volontariato, uno sguardo sulla diversità attraverso il cinema“ al liceo Medi di Villafranca e ha dato il proprio contributo anche l’associazione Opero Silente che da anni segue il Ceod di via Malpighi. Il ciclo di incontri si concluderà il 21 maggio alle 14 con la proiezione del film “Elettra: la terapia dell’amore” con il regista Mario Guidorizzi. Seguirà un dibattito alla presenza di medici, psicologi e volontari del servizio civile.
“E’ un’iniziativa che coinvolge scuola e l’associazione Alzheimer e Opero Silente che si impegneranno per formare volontari -spiega il vicesindaco Nicola Terilli -. E’ una malattia invalidante per chi la subisce e viene stravolto il mondo di chi lo circonda. Soddisfatto che il Liceo Medi sia stato sensibile a spalancare le braccia a questa progettualità per sensibilizzare i ragazzi al mondo del volontariato e a questo specifico settore dell’alzheimer. Servono forze fresche che supportino il loro operato. Patrociniamo l’iniziativa perché vogliamo che Villafranca diventi comunità aperta ai diversi pensieri ed opinioni e bisogna passare dai giovani”.
Maria Grazia Ferrari (presidente Associazione Alzheimer) sottolinea: “Importante diffondere la problematica e sensibilizzare i giovani ad essere accoglienti e responsabili per evitare l’emarginazione delle famiglie che vivono questo problema. Non lasciamoli soli. Bisogna formarsi, capire che non bisogna avere paura. Queste persone se accolte nel modo giusto sono buonissime. Fatto spettacoli di musiterapia con queste persone che si sono mostrate all’altezza. Vogliamo diffondere il modello non farmacologico che non esiste. Nei nostri laboratori stanno bene, si tengono in attività”.
Karim Garagna (responsabile del progetto) aggiunge: “Abbiamo trovato una scuola molto disponibile e aperta alle problematiche sociali e questo mi ha permesso di fare incontri molto utili con i ragazzi. Spieghiamo le cause per cui le persone malate si comportano così. Facciamo vedere anche cosa viene fatto nei nostri centri”.
Giorgia Palmano (Liceo Medi): “Come scuola è fondamentale mettere al centro del nostro educatore la persona a 360 gradi con particolare attenzione a donare. Bisogna che i ragazzi imparino a relazionarsi con la società e non solo con l’ambiente scuola e fare in modo per loro il valore del volontariato diventi un fondamento. Sono coinvolte le classi terze e quarte del liceo indipendentemente dall’indirizzo”.