Sono il Liceo Scientifico Enrico Medi di Villafranca e l’Istituto Tecnico Statale Cangrande della Scala di Verona i vincitori del contest indetto dalla Camera di Commercio di Verona e da Unioncamere per le migliori storie di alternanza scuola-lavoro.
I primi hanno organizzato la settimana della scienza a Villa Venier in collaborazione con il comune di Sommacampagna, i secondi sono volati in Inghilterra a fare stage in aziende edili. I due video parteciperanno alla selezione nazionale del concorso: i vincitori nazionali di “Storie di Alternzanza” saranno sei e saranno premiati da Unioncamere con 5mila euro ciascuno. Questo a sottolineare l’importanza assegnata dal sistema delle Camere di Commercio all’alternanza scuola lavoro che fa da ponte e da orientamento tra il mondo delle imprese e quello della scuola; tanto che la Camera di Commercio ha attivato un bando per erogare contributi a favore delle imprese che accolgono gli studenti.
«Il concorso – spiega il dirigente Pietro Scola – ha l’obiettivo di valorizzare i racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici italiani di secondo grado. Il premio si articola in due sessioni. La prima si è conclusa, la seconda si apre ora e per cui attendiamo contributi video di lunghezza tra i 3 e gli 8 minuti dalle scuole scaligere che “raccontino” le attività svolte e le competenze maturate. La selezione e successiva premiazione avverrà a Roma nel Giugno 2018”.
L’alternanza è il vero ponte tra scuole e lavoro per questo la Camera di Commercio ha promosso un bando che eroga 315mila euro in voucher per incentivare ulteriormente le imprese ad accogliere gli studenti, riaperto in questi giorni per l’importanza del tema.
Lo sanno bene al Medi che ha coinvolto 60 studenti: hanno spiegato a grandi e piccini diverse branche della scienza durante l’omonima Settimana organizzata a Villa Venier dal Comune di Sommacampagna. Alberto Barban, uno degli studenti ha spiegato che “spiegando gli esperimenti di ottica, fluidodinamica, equilibrio, chimica e fisica ho dovuto trovare il modo migliore per spiegare meglio le mie competenze, sviluppando migliori capacità relazionali”.
Aspetto confermato dal dirigente scolastico Mario Bonini, responsabile del progetto portato avanti dalle professoresse Maria Cristina Ceriani e Mariella Corghi, che ha sottolineato come “a scuola, poi i ragazzi, essendo diventati protagonisti del loro sapere, siano ora più attenti e motivati”.