Venerdì ci sarà il primo vero consiglio. Ecco come si sono presentati i vari gruppi nella seduta d’esordio.
Maria Rosa Ciresola, rappresentante storica della Lega. «Ringrazio cittadinanza per averci dato la possibilità di portate avanti il nostro compito in questo consesso con spirito di collaborazione per i progetti per la collettività. Lega sarà sempre per tutti punto di riferimento per i suoi consiglieri e assessori».
Isabella Roveroni (Progetto Villafranca): «Dall’Oca ha vinto alla grande e quello che decidono i cittadini è giusto. Vento girato in una certa direzione anche a Villafranca come a livello nazionale. Eletto neanche dal 60%, molto meno del solito. Segno su cui tutti dobbiamo riflettere. La politica deve trovare il modo di avvicinare i cittadini. Apprezzato stile di Dall’Oca che è di buon auspicio per i lavori che dovremo fare. Grandi temi come ospedale, Grezzanella, rilancio culturale, mobilità dolce possono essere sostenuti da tutti. L’importante è che non ci vengano presentati già confezionati».
Jacopo Foroni (Lega): «La coalizione di Centrodestra è stato frutto di un lavori di squadra che ha cercato di limare i dissidi trovando accordo in un programma che sarà discusso e messo alla prova ogni giorno. Grandi opere per migliorare la città in un’ottica più moderna».
Clara Zanetti (M5S): «Appoggeremo chi lavorerà per il bene comune indipendentemente dagli schieramenti. Ci auguriamo di avere obiettivi comuni da perseguire. Opposizione vigile e dura quando ci sarà motivo. Massima trasparenza da parte di chi amministra i soldi pubblici. Promotori di economia verde, sostenibile, marciapiedi, viabilità, casa dell’acqua, invito la maggioranza a valutarli».
Andrea Cordioli (Borgo Libero): «Onore trovarsi qui. Vorrei portare il frutto di un’esperienza uscita dialogando tra di noi. Qui tutti rappresentiamo la nostra città e comunità. Grandissima disponibilità da parte di tutti per aiutarci. Spero che ci possa essere grande ascolto e capacità di confronto da parte dell’Amministrazione. La politica deve ripartire dal basso perché c’è sempre più repulsione».
Lino Massagrande (Noi per Voi): «Al primo punto nostro c’è la Grezzanella e quindi mettiamo a disposizione le 5 mila firme per andare in Regione a veder se si smuove qualcosa. In questo consiglio ci sono persone che hanno giurato che mai si farà la Grezzanella, che antepongono interessi personali a quelli comuni. Portato degrado nel Comune. A chi, invece, in maggioranza stimo chiedo di lasciare traccia del loro passaggio con una politica che cambi il futuro nostro e dei nostri figli. Villafranca ha bisogno di ricrearsi, ripartire. Necessari ottima viabilità, Pro Loco, recupero centro storico che sta degradando e morendo. Unire turismo alla riqualificazione potrebbe dare lavoro. Recupero di teatro Verdi, Poligono come punto di riferimento per tutte le associazioni. Parcheggi centro storico: Siena niente edificazione e sottopasso pedonale per sfruttare l’area di fronte alla stazione così si riqualifica anche questa zona. Disponibili. Non abbiamo avversari politici. Importante è che le idee vengano realizzate».
Paolo Martari (Idee in cantiere): «C’è un cambio con forze nuove in consiglio. La nuova fase pare crescere un sentimento di autoreferenzialità. Non possiamo autobastarci. Non avremmo lo sguardo lungo nemmeno per amministrare il nostro territorio. Ci sono bisogni concreti. Chi amministra il Comune deve avere come stella polare l’intenzione di non lasciare indietro nessuno pur avendo l’ambizione di crescere. Rischiamo deriva. Metodo di governo e attenzione agli ultimi è essenziale. Avete vinto uniti con maggioranza schiacciante e la storia dirà se era solo un cartello elettorale. Non ho avuto relazione serena col precedente sindaco. Ora parli di ascolto. Le nostre proposte mai prese in considerazione: contenitori, rifiuti, gestione Castello, scelta sui giardini, commissione economica, viabilità. Da anni bellamente rigettate al mittente con arroganza, ora sono parte integrante del tuo programma. E non credo che sia stato solo per il sindaco. Non è rivendicazione di parte ma considerazione politica che si sposa col progetto politico per cui la gente ti ha votato. Parola di verità che va riconosciuta. Fa piacere che ci sia un approccio nuovo, Nuova apertura che deve trovare metodo di lavoro diverso. Consiglio è organo della democrazia di un Comune o diversamente si incrina elemento essenziale della democrazia. Opposizione costruttiva e leale nei modi».
Franco Pennacchia (Fratelli d’Italia): «Premiata l’Amministrazione che ha fatto tante opere pubbliche anche se ci possano essere state situazioni a livello personale di antipatia o pittoresche. Tutti vogliamo il massimo per Villafranca, fare tante cose, ma c’è la realtà dei bilanci da rispettare. A parole bravi tutti ma poi bisogna misurarsi con la realtà. Bravi a cogliere le opportunità dei finanziamenti e Dall’Oca è stato uno degli artefici principali. Mi auguro che ci sia rapporto diverso, umano. Spero che non si ripetano alcuni show. Abbiamo gli stessi obiettivi nel rispetto dei ruoli».
Adriano Cordioli (Insieme si può): «Tutti hanno un ruolo, maggioranza diverso dall’opposizione. Sindaco e maggioranza intendono aver dialogo e partecipazione e possibilità di proporre ma poi come è giusto che sia dovrà decidere chi è legittimato dai cittadini. Lavorato molto per dotare la città di infrastrutture di cui c’era bisogno, fermo restando che non si riesce a fare tutto e qualcosa avremo anche sbagliato. Facile dire il Castello, i giardini, i contenitori. Quando siamo arrivati nel 2008 il Castello era un parcheggio, i giardini erano indegni. Abbiamo avuto la forza e cercato le risorse per intervenire. Se è il bene di tutti diventa il bene comune se no solo per chi ritiene lo possa essere. Consenso in linea con le aspettative di una coalizione unita. Sindaco è stato bravo quasi fino alla fine e ci ha creduto».
Niko Cordioli (Forza Italia): «Per tematiche specifiche mi farò sostituire da Pasetto o Ortombina. Importante anche chi non è entrato in consiglio ma ha contribuito all’ottimo risultato di Forza Italia. Grazie a Maraia e a chi ha poi sostenuto la figura di Dall’Oca. Uniti si vince e questo deve farci riflettere. Villafranca non deve chiudersi in se stessa e può essere da traino. In futuro il Centrodestra dovrà fare la stessa sintesi per portare dei villafranchesi a rappresentare la città a tutti i livelli».
Martina Pasetto (Forza Italia): «Negli ultimi anni grandissima disaffezione verso la politica, sempre più palese. Logiche di potere presenti ovunque. Portano a cattiverie, rancori e sete di poltrone. Ciascuno deve lanciare un segnale chiaro alla cittadinanza. Prima di votare pensare al bene della collettività. Solo noi possiamo dare dimostrazione di cosa vuol dire lavorare bene per la collettività. Questo è stato il nostro comportamento votando anche stando all’opposizione. Spero in consiglio all’insegna di fair play senza populismo e frasi dette solo per far piacere alla gente ma insostenibili».
Daniele Pianegonda (Progetto Villafranca): «La frazione più popolosa meritava qualcosa di più. Ma saremo presenti se l’Amministrazione realizzerà le progettualità che renderanno Dossobuono migliore: riqualificazione della piazza con metodo partecipativo, opere di compensazione ambientale, marciapiedi consumati da sistemare, aree verdi ora sono lasciate a se stesse. Insistere sulla realizzazione del raccordo tra le due tangenziali spazzando via il casello a ridosso del nostro paese».
Roberto Dall’Oca: «Raccordo già avanti, finanziato per il 50% da AutoBrennero. Sulla piazza siamo pronti a confrontarci. A Dossobuono è stato fatto tantissimo ma concordo che dal punto di vista del decoro qualcosa bisogna fare. Dialogo e confronto è il mio modo di essere ed operare. Lo avremo sicuramente con la minoranza. In passato tre mie delibere furono votate all’unanimità quando ho avuto confronto».