(Articolo in aggiornamento) Per la fusione fra AGSM e AIM c’è oggi un importante passo in avanti: la Giunta di Verona ha approvato questa mattina la bozza non emendabile che verrà portata giovedì in Consiglio comunale. Non emendabile significa che si potrà approvare o respingere, non si può incidere nel testo, ma per venire incontro alle ultime preoccupazioni sul futuro dell’Amia è stata aggiunta una annotazione: al momento entra nel perimetro dell’operazione societaria con Vicenza; il prossimo anno si potrà ridiscuterne nel caso si volesse ancora una soluzione in-house.
Domani alle ore 12 la seconda Commissione seconda licenzierà il testo della Giunta che poi alle 19 andrà all’ok del Consiglio comunale – che oggi appare scontata dato che Lega e Battiti hanno approvato la delibera di Giunta -; lunedì si terrà l’assemblea di AGSM che prenderà atto della volontà del socio e proseguirà quindi nel processo di fusione delle due strutture: i manager già si parlano da tempo, assieme all’advisor Roland Berger, per arrivare al primo gennaio con la newco pronta. Com’è noto ad una holding di indirizzo strategico ci saranno sei business unit dedicate a specifici rami d’azienda che unificheranno concretamente le due strutture. Passaggio precedente, un sistema gestionale unico che consenta un coerente flusso amministrativo. Dopo le fibrillazioni degli ultimi giorni – alimentate più che rasserenate dalla doppia audizione degli advisor dell’operazione: Gregorio Gitti, avvocato bresciano, e la società di consulenza Roland Berger – la delibera di Giunta è indubbiamente un successo non da poco per il sindaco Federico Sboarina.
Questo il commento di Michele Bertucco: «Che le commissioni “informative” sulla fusione Agsm-Aim promosse dal presidente Alberto Zelger fossero una farsa si era capito fin da subito, ma la conferma viene anche dai Revisori dei Conti del Comune di Verona che Lunedì 5 Ottobre hanno rispedito al mittente tutto l’incartamento dichiarando “la propria impossibilità di esprimere un giudizio sulla proposta di deliberazione” in quanto “non si dispone di tutti gli elementi ritenuti strettamente necessari per potersi esprimere ai fini di una valutazione della salvaguardia del patrimonio del Comune di Verona rispetto al valore di concambio“. Ecco dunque perché gli advisor avevano disertato la commissione consiliare di Martedì: si erano precipitati a convincere della bontà dell’operazione i revisori dei conti che nel frattempo erano stati messi alle strette anche dal Segretario generale comunale che pretendeva un “sì” o un “no”. Sembra la trama dell’ultimo cinepanettone invece è la vigilia del voto di un’operazione societaria che il Sindaco definisce “storica”. Alla fine i revisori dei conti hanno espresso parere positivo mettendo agli atti che “il Collegio in tale sede può solo prendere atto della decisione assunta dal socio Comune, che ha evidentemente confidato ed attribuito la massima fiducia agli advisor industriale (Roland Berger Srl) e finanziario (UBI Banca) e al consulente legale di AGSM”. E’ un cane che si mangia la coda – conclude Bertucco – . Nessuno dei dubbi che da tempo aleggia sull’operazione è stato dissipato. E come consiglieri comunali siamo curiosi di sapere quando riceveremo la documentazione con i pareri dei dirigenti e tutto quanto i revisori dei conti dicono di aver ricevuto la sera del 5 ottobre…»