Ci tiene Andrea Bassi a spiegare ai veronesi che cosa sta facendo nel ruolo che gli è stato assegnato. «Sono un po’ come quei giocatori che entrano in campo negli ultimi 20 minuti – ci dice sorridendo- Ma che poi magari sono proprio quelli che segnano il gol!»
Anche Bassi vuole segnare il suo gol. E spiega come.
“Gestire il patrimonio di una città come Verona – continua Bassi- è un ruolo delicatissimo, ma anche entusiasmante i perché si gestiscono edifici importanti sia dal punto di vista culturale che edilizio.” L’assessore è impegnato su tre principali direttrici.
La prima è l’acquisizione dal Demanio della cinta delle mura magistrali, complete dei forti esistenti, che se opportunamente valorizzata potrà essere anche un importante elemento di richiamo turistico e culturale.
La seconda è l’organizzazione degli espropri finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche.
La terza è la gestione del patrimonio immobiliare, scuole, edifici pubblici, abitazioni di edilizia popolare e sedi destinate a varie associazioni. «Sono arrivate molte richieste da parte della Associazioni che operano sul nostro territorio per avere una sede più adeguata. Come Amministrazione – dice Bassi- abbiamo il dovere di dare loro riscontro, negativo o positivo che sia. Ho fatto un sopralluogo: tre immobili, uno in via Degani e le ex “baite” degli Alpini di via Enna e di via Montuosa sono risultato inutilizzati. A breve verranno dati in concesso a qualche Associazione.»
Per quel che riguarda la delega all’Edilizia Privata, di cui Bassi è titolare, il suo impegno attuale è rivolto a quel tipo di speculazione edilizia che fa incetta di metri cubi e poi non termina mai le opere, tenendo cantieri aperti a puri fini speculativi cui non pare essere estranea la malavita organizzata. «Su questo tipo di speculazione – conclude Bassi- attuiamo la politica della “tolleranza zero”.»