(di Marco Danieli) In aggiornamento. Il turismo – qui il nostro video – è uno dei pilastri dell’economia veronese e veneta. Sono 73 milioni i turisti che ogni anno arrivano in Veneto, prima meta turistica d’Italia. Le normative europee che entreranno in vigore dal primo luglio per consentire gli spostamenti dentro e fuori dei confini di ciascuno stato prevedono il ”green pass” da esibire nelle strutture alberghiere e dimostrare o che si è vaccinati o che si è risultati negativi ad un tampone fatto nelle ultime 48 ore. «Per ora – dice Giulio Cavara, presidente veronese di Federalberghi « le strutture alberghiere al check-in sono tenute a chiedere solo i documenti e non è stata ancora chiarita quale dovrà essere la procedura quando il primo luglio entrerà in vigore il green-pass. Siamo ancora in attesa di sapere quali saranno le regole. I tamponi ci vengono richiesti dai nostri clienti soprattutto per rientrare nei luoghi di provenienza».
Per facilitare l’esecuzione dei tamponi agli ospiti degli hotel Federalberghi Veneto (2.500 associati) e Federfarma Veneto (1.200 farmacie hanno sottoscritto una convenzione. «L’iniziativa è partita da Verona – spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma veronese- dove, specie sul Lago è molto sentita ed è stata subito recepita a livello regionale».
L’hanno presentata con una conferenza stampa congiunta Giulio Cavara, presidente di Federalberghi Verona, Elena Vecchioni, presidente dei Federfarma con il suo vice, Gianmarco Padovani.
Grazie a questa convenzione gli ospiti degli alberghi avranno la possibilità di effettuare i tamponi rapidi nella farmacia più vicina, al prezzo standard di 22 euro, ed avere nel giro di un quarto d’ora l’esito del test che potrà essere esibito per il ritorno nel paese di provenienza o, dal primo luglio, presso la struttura ricettiva per il check-in. Per gli stranieri le farmacie si sono attrezzate per refertare il tampone anche in inglese.
La convenzione Federalberghi-Federfarma comprende anche la fornitura di kit per eseguire tamponi ai dipendenti nell’ambito di un programma di prevenzione e monitoraggio del personale.
«La collaborazione alberghi-farmacie è molto importante per favorire la ripresa di un settore vitale per la provincia di Verona e per tutto il Veneto – ricorda Padovani – e ciò è possibile grazie alla distribuzione capillare delle farmacie sul territorio».