Un trasporto speciale è giunto oggi a Verona direttamente dalle sale espositive di uno dei più celebri musei del mondo, il Louvre di Parigi. E’ la Madonna con il Bambino seduta su una roccia di Giovan Francesco Caroto, a cui è dedicato l’importante appuntamento espositivo in programma dal prossimo 13 maggio alla Gran Guardia. L’opera, accompagnata nel viaggio dal Conservatore capo del dipartimento delle Arti grafiche del Louvre, Dominique Cordellie (nella foto) è infatti una delle oltre 100 opere che si potranno ammirare fino al 2 ottobre 2022 e che compongono la grande mostra ‘Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese’. Ad accogliere Cordellie e il prezioso disegno, l’assessore alla Cultura e la direttrice dei Musei Civici, Francesca Rossi.

“Siamo pronti a dare il via alla grande mostra – afferma l’assessore – e che è rappresentativa di uno straordinario progetto di studio, volto ad approfondire la conoscenza dell’opera tecnica del pittore. E’ un piacere accogliere nelle splendide sale espositive della Gran Guardia l’arrivo di capolavori nazionali ed internazionali e, in particolare oggi, la speciale visita del Conservatore Cordellie, che ringrazio per l’importante supporto collaborativo riconosciutoci”.

“Il fatto più eccezionale è di avere in centro città una vera esperienza di storia dell’arte – ha detto il Conservatore Cordellie –. E’ una cosa veramente emozionante, perché questa è la strada giusta per far capire l’importanza dei musei. La mostra è un laboratorio che permette poi di andare al museo, dove si trova tutto il materiale, per capirne il contesto. E questo vale anche per le chiese come San Fermo e Sant’Anastasia, dove sono stato questa mattina, con un patrimonio veronese che si può capire soltanto venendo a vederlo sul posto. Visto da Parigi la vostra capacità di capire il patrimonio è una cosa eccezionale, riguardo a tutta la cultura. L’aspetto economico ha un ruolo importante e fondamentale, ma non primario, perché prima di tutto c’è l’aspetto estetico, culturale con spirito giocoso di fruizione dell’arte”.

Giovan Francesco Caroto – Madonna con il Bambino seduta su una roccia, 1530 circa. L’immagine, per il suo luminismo smaltato e argentino, ricorda i risultati di altre arti, diverse dalla pittura, come l’incisione, la medaglistica e il bassorilievo scultoreo, alcune delle quali note e pure praticate dall’artista.
La convessa forma piramidale delle due figure, la Madonna con il bambino, evoca, più che i precedenti veronesi, Correggio e i pittori emiliani. Nella roccia, e non solo, evoca ancora Mantegna, il maestro più antico di Caroto. Solo la scivolata lunga delle gambe avverte che siamo forse alle soglie del manierismo. Il disegno è datato intorno al 1530 ed è parte de Département des Arts graphiques del Museo del Louvre.