I lavoratori della Cooperativa sociale ‘Cercate’ di Verona e Cologna Veneta potrebbero non ricevere lo stipendio di luglio.
Non c’è pace per il settore Socio Assistenziale. Dopo aver resistito con senso del dovere alla pandemia, lavorando con personale ridotto e ritmi insostenibili, ora potrebbe arrivare anche la beffa per i dipendenti della Cooperativa Cercate che prestano servizio presso gli Istituti Sorelle della Misericordia di San Michele Extra Verona e Cologna Veneta.
«A seguito dell’assemblea del personale della casa di riposo dell’Istituto Sorelle della Misericordia di San Michele, – riferisce Stefano Gottardi, segretario veronese delle Uil Fpl– composto da operatrici sociosanitarie e infermiere, abbiamo visto molta paura negli occhi di queste persone: c’è il rischio reale di non prendere lo stipendio di luglio. La Cooperativa ha risposto a una richiesta inviata dal nostro sindacato di delucidazioni sulla situazione stipendiale dei dipendenti e ha comunicato che non riesce a far fronte al pagamento per il debito che il committente Istituto Sorelle della Misericordia ha accumulato nei confronti della Cooperativa stessa che a fine del mese di giugno ammonta ad una cifra elevatissima di 2.800.000 euro».
«Appena siamo stati contattati dai nostri scritti – continua Gottardi- siamo intervenuti subito con due incontri, uno per il personale che lavora nella struttura di San Michele Extra Verona e uno per quelli che lavorano nella struttura di Cologna Veneta, perché tutti insieme, circa 90 tra soci e dipendenti, rischiano realmente di non ricevere lo stipendio come ci è stato risposto dalla cooperativa.
Non avevamo altra scelta che proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale. La UilFpl di Verona -concliude Gottardi- è determinata a mettere in campo ogni possibile risorsa per fare in modo che questa vicenda non si concluda con il far rimettere lo stipendio al personale che, seppur con l’applicazione di contratti scaduti e davvero poco remunerativi ed ora anche con lo spauracchio della mancata erogazione stipendiale, tanto si è prodigato per tenere le sedi di San Michele Extra e Cologna Veneta in linea con gli standard assistenziali».