(di Paolo Danieli) Sequestro di persona. Come quelli degli anni ’70, quando le bande di delinquenti rapivano le persone facoltose per ottenere un riscatto per la loro liberazione. E’ l’accusa rivolta dalla Magistratura a Salvini per il caso Open Arms.
Già questo è sufficiente per capire quanto sia speciosa l’accusa. Quanto sia politica. Ma soprattutto come sia illegittima.
Ma quale sequestro di persona?
Augusto Sinagra, ex magistrato ed eminente giurista la definisce un’“aberrazione giuridica” che “consiste nel folle paradosso che se uno chiede di entrare nella casa di altri e il proprietario lo impedisce, questo integrerebbe il reato di sequestro di persona!!!
Già all’Università – spiega Sinagra- si apprende che il sequestro di persona consiste nel totale assoggettamento della persona sequestrata all’altrui volontà, impedendo al “sequestrato” ogni possibilità di movimento. Ed è assolutamente chiaro che i viaggiatori clandestini presenti sulla Open Arms che pretendevano di entrare sul territorio italiano, potevano ben allontanarsi e cercare altre destinazioni. Peraltro, non sussisteva per i viaggiatori clandestini alcuna imminente ragione di pericolo che avesse giustificato qualsiasi pur forzata idea di salvataggio”.
Semplice no? Non occorre essere dei giuristi per capire che Salvini non ha sequestrato nessuno. E allora? E’ evidente che si tratta di un atto politico nei confronti di un ministro e quindi di uno sconfinamento del potere giudiziario in quello esecutivo.
Ci dobbiamo allora chiedere perché il Presidente della Repubblica, che è il garante delle istituzioni e il capo della Magistratura non intervenga a tutela della separazione dei poteri e del rispetto delle leggi. Se non lo fa in un caso abnorme come questo quando lo dovrebbe fare?
Se la democrazia non gira come deve girare il problema sta anche nella separazione dei poteri. Che in Italia non c’è a causa delle periodiche invasioni del potere giudiziario in quello esecutivo e legislativo.
Adesso la situazione è diventata surreale. Si richiamano alla separazione dei poteri l’Associazione Nazionale Magistrati e la sinistra di fronte alle critiche fatte alla magistratura dalla Meloni e dal centrodestra perché lo considerano un’indebita ingerenza nel potere giudiziario. Una specie di ‘lesa maestà’, dato che pensano che l’operato della Magistratura non possa nemmeno essere criticato.
Dimenticando che la vera invasione di campo è stata la messa sotto accusa di Salvini per un atto fatto quand’era ministro degli Interni. E per di più per un reato che, come dice Sinagra, non esiste.
Grave la responsabilità di quei senatori che nel 2020 hanno votato l’autorizzazione a procedere contro Salvini. Non tanto per lui, ma perché così facendo hanno permesso l’invasione di campo del potere giudiziario in quello esecutivo che mette in presolo il delicato equilibrio fra i poteri su cui si regge la Repubblica.