Il Segretario Ugl Terziario Verona, Geanina Dobranici, lancia un appello alle imprese del territorio affinché considerino l’introduzione dei buoni pasto per i dipendenti, ove non siano già previsti.

“In un periodo segnato da salari che non crescono e da un costante aumento del costo della vita, i buoni pasto rappresenterebbero un sostegno reale, immediato e tangibile per le famiglie dei lavoratori!”, afferma Dobranici. “Si tratta di un gesto di responsabilità sociale che può fare nel suo piccolo la differenza per i beneficiari. Oltre ad avere un impatto positivo sul potere d’acquisto dei lavoratori, i buoni pasto hanno un effetto benefico sull’economia locale, favorendo il commercio di prossimità e il settore della ristorazione. L’adozione di questo strumento rafforzerebbe il legame tra azienda e lavorare promuovendo un clima più sereno”.

“Introdurre i buoni pasto – continua Dobranici- comporta in media un costo pro capite che varia in base al valore del buono scelto (solitamente tra i 6 e gli 8 euro giornalieri). I buoni pasto sono però deducibili fino a 4 euro per i cartacei e fino a 8 euro per i digitali, con esenzione totale da contribuzione previdenziale e fiscale entro questi limiti.

Effetto benefico dei buoni pasto sull’economia

Questo significa che, a fronte di un costo lordo giornaliero , il beneficio fiscale rende l’intervento sostenibile anche per le Pmi. L’intero onere economico ricade sì sull’azienda, ma può essere pianificato come parte integrante delle politiche di welfare aziendale, rappresentando un beneficio meno oneroso dell’ aumento diretto, ma che può comunque venire incontro alle necessità primarie dei lavoratori .

Invitiamo pertanto tutte le aziende della provincia – conclude Geanina Dobranci- a valutare seriamente questa misura, che si traduce in un investimento concreto sul benessere dei lavoratori, sul miglioramento del clima aziendale e sulla crescita sostenibile delle imprese stesse perché è un dato di fatto che in un clima sereno a beneficiarne e anche la produttività”.