(di Luca Albanese) Si profila un compromesso “all’italiana” tra le posizioni di chi vuole che i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta rimangano dei liberi professionisti convenzionati con il Ssn e chi invece li vorrebbe inquadrati con un contratto di dipendenza.

Medici liberi professionisti convenzionati

La prima posizione ( libera professione) è sostenuta dal loro potente sindacato, la Fimmg, che non vuol sentir parlare di modificare l’attuale assetto perché, dicono, verrebbe meno il rapporto fiduciario medico-paziente che si esprime nella libera scelta. Forza Italia, fra i partiti di governo, è su questa linea.

Medici dipendenti del Ssn

Invece la seconda posizione (dipendenza)  vorrebbe che i medici di medicina generale venissero inquadrati nel personale delle Ulss con un contratto di dipendenza. Insomma, dovrebbero timbrare il cartellino. La finalità è quella di far partire le Case di Comunità che sono l’unità fondamentale della riforma sanitaria in corso. Su questa linea FdI e Lega.

Gli assessori alla Sanità delle Regioni, cui è affidata la gestione del Ssn, hanno trovato una soluzione per uscire dall’impasse. Una soluzione che dovrebbe accontentare tutti. O nessuno, come spesso accade. Un compromesso che consiste nell’arrivare ad un doppio regime quei medici che vogliono continuare ad essere convenzionati e lavorare in libera professione possono farlo, come possono decidere di passare ad un rapporto dei dipendenza.

https://www.giornaleadige.it/2025/05/07/uil-medici-base-devono-dipendenti/

L’idea è scattata a partire dall’art.25 della legge istituiva del Ssn del 1978 che recita: “l’assistenza medico-generica e pediatrica è prestata dal personale dipendente o convenzionato del servizio sanitario nazionale operante nelle unità sanitarie locali o nel comune di residenza del cittadino. La scelta del medico di fiducia deve avvenire fra i sanitari di cui al comma precedente. Il rapporto fiduciario può cessare in ogni momento a richiesta dell’assistito o del medico; in quest’ultimo caso la richiesta deve essere motivata”.

Il doppio binario è quindi già previsto dalla legge. Basta applicarla. 

medici di famiglia

Se ci dovessero essere l’accordo fra le Regioni ed il Governo si potrebbe avere una situazione diversificata regione per regione. Ci potrebbero essere delle regioni che impongono ai medici di famiglia di diventare dipendenti, oppure altre che lasciano la situazione così com’è adesso, con i medici di base che continuano ad essere dei liberi professionisti convenzionati con il Ssn. O altre ancora che potrebbero optare per un mix: chi vuole resta libero professionista e chi non vuole può essere assunto dalla Regione.