(di Gianni Schicchi) La tredicesima edizione del Verona Piano Festival 2025 si presenta come una rassegna straordinaria, capace di coniugare tradizione e innovazione, esaltando il valore della Città di Verona come autentica capitale della musica. Con il suo prestigioso programma, incrementato rispetto alle scorse edizioni, fino ad annoverare venti appuntamenti, offre una stagione di eccellenza e vede la presenza di alcuni interpreti di rilievo internazionale.

Un’occasione per scoprire nuovamente come un’offerta culturale di alto livello possa incontrare le tradizioni e il patrimonio storico-artistico di una città e della sua provincia. Il Festival, infatti, farà di Verona un palcoscenico naturale, che da gennaio ad ottobre sarà ospite di teatri, basiliche, palazzi, chiostri, musei. 

Questi luoghi straordinari accoglieranno un programma che includerà diversi linguaggi artistici, dove gli appuntamenti della musica sinfonica si avvicenderanno ai concerti di musica da camera e finanche al teatro. Verranno ricordati alcuni grandi della cultura musicale e non mancherà persino un concerto dedicato al poeta dialettale Berto Barbarani. 

Tra gli eventi più attesi, spicca la presenza straordinaria di Sergio Rubini che, attraverso un monologo teatrale, omaggerà la figura del grande compositore russo Dmitrij Šostakovič, nel cinquantesimo dalla scomparsa. Cuore del Festival, la Finale del Verona International Piano Competition, uno dei premi musicali più conosciuti e riconosciuti al mondo, che promette di emozionare e affascinare il pubblico grazie alla capacità artistica e tecnica di giovani artisti provenienti dalle più importanti scuole pianistiche del mondo. 

La manifestazione si conferma, quindi, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati dell’Arte e della Musica Colta, occasione per celebrare il repertorio musicale quale patrimonio culturale e riscoprirne la modernità di un linguaggio che continua a parlare all’anima di chi ascolta. Eccezionale il concerto di apertura, martedì 10 giugno in Sala Maffeiana (ore 21), con un pianista di alto prestigio internazionale come Francesco Libetta. 

Il pianista leccese eseguirà un concerto dal titolo “Danza, Romanticismo, Modernità” con musiche di Carl Maria von Weber (Invitation à la danse), Robert Schumanm (Etudes Symphoniques op. 13), Ezio Bosso (Sinfonia n° 1) e Fedrick Chopin (Ballata n°3 op. 47 e Scherzo n° 3 op. 39).