Una nuova frontiera nella diagnostica per immagini si apre all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, che ha inaugurato la TC Naeotom Alpha.Pro a “conta fotonica”, tecnologia di ultima generazione destinata a rivoluzionare lo studio del sistema cardiovascolare, e non solo. Il nuovo tomografo è stato presentato ufficialmente in occasione della festa del Sacro Cuore, con la benedizione da parte del vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, alla presenza di numerose autorità civili, sanitarie e religiose.
La photon counting, così si chiama la tecnologia su cui si basa la nuova TC, rappresenta un’evoluzione decisiva rispetto alla tomografia convenzionale. «È in grado di superare molti dei limiti storici nello studio radiologico del cuore – ha spiegato Giovanni Foti, direttore della Diagnostica per immagini – tanto da poter costituire una valida alternativa alla coronarografia diagnostica, procedura invasiva e non priva di rischi».

Rispetto alle apparecchiature tradizionali, il nuovo tomografo offre immagini ad altissima definizione, fino a 100 micron, e riduce sensibilmente l’esposizione alle radiazioni, grazie alla capacità di contare e analizzare singolarmente l’energia dei fotoni che attraversano il corpo del paziente. Questo consente una migliore caratterizzazione delle placche aterosclerotiche, una più precisa valutazione delle stenosi coronariche e l’eliminazione degli artefatti che possono compromettere la qualità dell’immagine.
«Con la photon counting possiamo evitare in molti casi l’impiego della coronarografia – ha aggiunto il dottor Carmelo Cicciò, specialista in radiologia cardiovascolare – indirizzando il paziente verso strategie terapeutiche più mirate e personalizzate, con un approccio meno invasivo ma estremamente accurato».
Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, il prefetto di Verona Demetrio Martino, il sindaco di Negrar Fausto Rossignoli, la direttrice generale dell’Ulss 9 Scaligera Patrizia Benini e la direttrice sanitaria Denise Signorelli.
«Il Sacro Cuore Don Calabria è una struttura di riferimento non solo per il Veneto, ma per tutto il Paese – ha sottolineato De Berti –. Ma è l’eccellenza umana, prima ancora di quella tecnologica, a fare la differenza, e in questo luogo affonda le radici nel carisma del suo fondatore, San Giovanni Calabria».
Per Claudio Cracco, amministratore delegato dell’IRCCS, l’arrivo della nuova apparecchiatura conferma la vocazione all’innovazione della struttura: «Offrire strumenti diagnostici all’avanguardia significa prendersi cura dei pazienti in modo sempre più sicuro, efficace e sostenibile. Questa TC consente una riduzione delle procedure invasive e un percorso più mirato e personalizzato».
A rimarcare il valore del dialogo tra sanità pubblica e privata, è stata Patrizia Benini, che ha parlato di «un sistema integrato in cui ciascun attore, con le proprie competenze, contribuisce a offrire un servizio di qualità, non in competizione, ma in una logica di rete al servizio dei cittadini».
Con la TC a conta fotonica, l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria consolida il proprio ruolo di polo d’eccellenza nella diagnostica avanzata, segnando un passo deciso verso il futuro della medicina personalizzata.