Un omaggio alla potenza della musica, alla bellezza dell’arte scenica e al genio creativo che ha attraversato epoche e palcoscenici. Dal 4 luglio l’Arena di Verona rende omaggio a Georges Bizet, Franco Zeffirelli e a Carmen, l’opera capolavoro che torna in scena nella sua iconica versione areniana per celebrare 150 anni dal debutto dell’opera, 150 anni dalla morte del compositore francese e 30 anni dal primo allestimento firmato da Zeffirelli per l’anfiteatro scaligero.

Sul palcoscenico dell’Arena, Francesco Ivan Ciampa dirige un cast internazionale di altissimo livello e uno spettacolo monumentale, tra i più imponenti del Festival 2025 per numero di artisti coinvolti. Il debutto di venerdì 4 luglio alle 21.15 vedrà protagonista Aigul Akhmetshina, il mezzosoprano più richiesto del momento, affiancata da Roberto Alagna (Don José), Aleksandra Kurzak (Micaela) ed Erwin Schrott (Escamillo). Le coreografie originali di El Camborio, il corpo di ballo areniano e la Compañía Antonio Gades riportano in scena un’autentica atmosfera spagnola, arricchita da centinaia di mimi, figuranti e artisti del Coro preparati da Roberto Gabbiani, con il contributo delle voci bianche di A.Li.Ve. istruite da Paolo Facincani.

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Lo spettacolo, rappresentato fino al 3 settembre, si avvale di una parata di voci d’eccellenza anche nelle repliche: Anita Rachvelishvili tornerà in Arena come Carmen il 18 luglio, mentre nei panni di Don José si alterneranno Francesco Meli, Yusif Eyvazov, Piotr Beczala, Vittorio Grigolo e altri. Mariangela Sicilia interpreterà Micaela nelle successive recite, mentre nel ruolo di Escamillo si esibiranno, tra gli altri, Luca Micheletti, Alexander Vinogradov e Giorgi Manoshvili.

L’allestimento firmato da Franco Zeffirelli, che nel 1995 esordì in Arena proprio con Carmen, resta uno dei più amati e celebrati della storia del Festival. Un debutto, il suo, che segnò l’inizio di una lunga e fortunata collaborazione culminata in undici produzioni, tra cui quella del 2022 che ha riportato in scena la versione aggiornata di Carmen nella sua grandiosità originaria.

In quell’occasione, Cecilia Gasdia, attuale Sovrintendente di Fondazione Arena e interprete di Micaela proprio nel 1995, ricorda: “Avevo cinque anni quando vidi per la prima volta Carmen in Arena. Trent’anni dopo ero sullo stesso palco. Ogni volta che questo allestimento torna in scena, l’emozione si rinnova”.

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Opera rivoluzionaria fin dalle prime prove, Carmen debuttò il 3 marzo 1875 all’Opéra Comique di Parigi tra lo scetticismo del pubblico e le critiche dell’impresario. Georges Bizet, morto appena tre mesi dopo la prima, non poté assistere al successo mondiale della sua creazione, che conquistò le platee europee a partire da Vienna grazie ai recitativi musicati da Ernest Guiraud. In Italia arrivò presto, e nel 1914 fu la prima opera rappresentata in Arena dopo Aida, con protagonista Maria Gay, compagna di Giovanni Zenatello, fondatore del Festival lirico.

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Con la recita del 14 agosto 2025, si toccherà la 300ª rappresentazione di Carmen in Arena, seconda solo ad Aida per numero di presenze nel cartellone storico. Da Elena Nicolai a Grace Bumbry, da Mario Del Monaco a José Carreras, da Renata Scotto a Giorgio Zancanaro, i grandi nomi dell’opera hanno attraversato la scena veronese lasciando un segno indelebile.

Le recite sono in programma il 4, 12, 18 e 26 luglio, il 14, 23, 29 agosto e il 3 settembre, tutte alle ore 21.15. I biglietti sono disponibili su arena.it, Ticketone e presso i canali ufficiali dell’Arena di Verona, con riduzioni speciali per under 30 e over 65.

Nel programma di sala del 102° Festival, Fondazione Arena propone approfondimenti a cura della giornalista e musicologa Valentina Anzani e un saggio inedito sul compositore firmato da Hervé Lacombe, tra i maggiori esperti di opera francese