Importante riconoscimento per il lavoro svolto dagli operatori socio sanitari (OSS) dell’Ipab di Bussolengo. Grazie ad un accordo con la dirigenza della struttura, presieduta da Andrea Bassi, e la Uil Fpl, l’ente distribuirà al personale 60.000 euro recuperati dal bilancio.
Andrea Bassi: “Fin dal nostro insediamento e grazie al lavoro della nostra direttrice Elena Giambenini e del nostro consigliere d’amministrazione Daniele Foroni, davvero ferrati in materia, abbiamo cercato di mettere ordine nelle spese per il personale per chiudere spinose vicende del passato, adeguarci alle normative, ai nuovi contratti nazionali e per arrivare a ricostituire, appunto, il fondo. La mia personale filosofia è sempre e solo una: voglio che i nostri operatori siano messi nelle migliori condizioni per lavorare, perché questo poi si riflette positivamente anche sulle loro attività e, quindi, sul benessere dei nostri ospiti residenti”.
Un risultato importante, “specie se si considera il momento storico in cui le IPAB sono in estrema sofferenza, sia per la difficoltà di reperire personale, sia per la carenza di risorse economiche necessarie a valorizzarne il lavoro” osserva Marco Bognin, Segretario Organizzativo della UIL FPL Verona.
A questo si aggiunge una notizia di grande rilievo per il futuro della struttura: l’avvio, già entro il 2025, delle procedure per l’assunzione di 7 nuovi OSS per il 2026.
“Il risultato è frutto di un lavoro costante e serio – prosegue Bognin – reso possibile anche grazie alla disponibilità dell’amministrazione dell’IPAB, che ha accolto con spirito collaborativo le proposte della UIL FPL e delle altre organizzazioni sindacali. Questo clima costruttivo è un buon segnale per il futuro delle relazioni sindacali e per la qualità dei servizi.”

Invece ad Arcole una OSS finisce al Pronto Soccorso per il caldo
A fronte di questa buona notizia ce n’è una negativa da Arcole, dove un’OSS è stata portata al Pronto Soccorso dopo aver accusato un malore dovuto al caldo eccessivo in una delle aree della Fondazione Opere Riunite Don Luigi Rossi, area – afferma la Uil Fpl in un comunicato- “dotata di un impianto di climatizzazione obsoleto e inadeguato”.
“Nel nucleo rosso- continua il sindacato- da 6 giorni l’impianto di aria condizionata è completamente fuori uso, nonostante vi siano ospitati anziani fragili e vulnerabili. Anche il personale, costretto a lavorare a temperature che superano abbondantemente i 30 gradi, è in gravi condizioni di disagio fisico e psicologico”.
La condizione in cui lavorano oggi gli operatori e in cui vivono gli ospiti è semplicemente inaccettabile – dichiara Stefano Gottardi, Segretario Generale UIL FPL Verona –. Oltre al caldo insostenibile, parliamo di impianti datati. Abbiamo scritto all’Amministrazione chiedendo un intervento urgente e immediato. È impensabile che si debba arrivare a un’emergenza sanitaria per ottenere risposte.”
Già lo scorso anno la UIL FPL era intervenuta nella stessa struttura per un problema analogo, che colpiva allora il personale della cucina. Solo dopo l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro si arrivò a una sistemazione.
“Non vogliamo trovarci costretti a ripercorrere la stessa strada – prosegue Gottardi – ma se non ci sarà un riscontro concreto proclameremo lo stato di agitazione. Non si può continuare a lavorare in queste condizioni con rischi per la salute.”
