Agsm, parla Sboarina: Tommasi male informato, così sta minando la credibilità bancaria e la fiducia del mercato

Federico Sboarina, capogruppo Battiti (nella foto all’insediamente del presidente Finocchiaro in Agsm), interviene sulla vicenda Agsm e la revoca di presidente e un consigliere in quota al Comune di Verona: “Due sono gli aspetti da tenere in considerazione nella vicenda Agsm Aim. Entrambi bellamente trascurati dal sindaco Tommasi. Il primo riguarda la solidità aziendale che, per Agsm Aim così come per tutti i i gruppi che devono stare sul mercato, significa credibilità. Bene, con questa tempesta dilettantesca, oggi il Gruppo sta vivendo un crollo di fiducia e il rischio bancario, nel senso che gli istituti di credito stanno guardando con preoccupazione alle turbolenze in corso. Questo arriva a impoverire le casse e a riversare sui veronesi i mancati utili, le mancate strategie, il ritardo nella crescita. Se si fa fatica ad accedere al credito, l’azienda arranca e rischia di entrare in sofferenza. Siamo sicuri che il gioco valga la candela? Anche perché l’interpretazione meno buonista è che tutto questo caos sia un banale assalto alle poltrone, la voglia di accaparrarsi posti da distribuire. Certo non era questo che aveva promesso Tommasi ai veronesi, in campagna elettorale aveva preso la distanza dalle logiche politiche, condannato la spartizione e promesso dialogo e ascolto. Passati pochi mesi sta dimostrando esattamente il contrario.
Il secondo aspetto è strettamente legato al primo e riguarda la competenza amministrativa. Anche su questo fronte c’è il disastro sulle procedure. Revoche, convocazioni di assemblee, apertura dei termini prima ancora di aver risolto i problemi. Purtroppo un dilettantismo amministrativo e un disprezzo delle regole che fa solo male all’azienda e che aumenta l’impressione di instabilità e incertezza generale, quella appunto che preoccupa le banche e i cittadini ma che soprattutto compromette la crescita, unica leva per riversare i benefici sui veronesi. Se l’azienda funziona, si possono abbassare le tariffe e aumentare i servizi. Credo che il sindaco Tommasi sia male informato e che sia spinto ad un braccio di ferro da qualcuno che ha in mente le poltrone mentre lui non si accorge di impoverire la principale azienda comunale.
Il presidente Casali e la consigliera Vanzo hanno una storia amministrativa personale di serietà e lealtà al bene di Agsm, sono stati buttati in un tritacarne insensato. Gli addebiti che vengono mossi non giustificano la guerra sanguinaria e strumentale. Da sindaco che ha realizzato la fusione attesa da vent’anni proprio per consolidare Agsm e ottenere vantaggi per Verona, sono preoccupato perché gli effetti di questa turbolenza intaccheranno i conti. La ricerca di careghe nel disprezzo degli utili è da dilettanti e incoscienti. Senza contare che, sventare in tutti i modi un dannoso avvio di ricorsi legali dovrebbe essere il primo obiettivo del socio, altrimenti è la vittoria di Pirro quando si conquistano le poltrone creando il deserto”.

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