Bozza, Save ci serve. Meglio se i soci veronesi si fanno forti e condividono un progetto

Alberto Bozza, Consigliere regionale di Forza Italia commenta la terza audizione del Consiglio comunale (qui la nostra cronaca) di ieri sull’Aeroporto Catullo: «Condivido le parole del Presidente di Confindustria Michele Bauli che promuove l’operato di Save e auspica che si possa confermare lo schema della partnership tra soci pubblici e privati. Verona deve rimanere saldamente ancorata al sistema aeroportuale regionale veneto per non soccombere a quello lombardo. Torno a ricordare che Save ha salvato l’aeroporto, che era a un passo dal fallimento e in questi anni lo ha risanato. Attaccarla pretestuosamente significa costruirsi un comodo alibi per giustificare l’immobilismo, in questi anni, di una parte dei soci pubblici”.

“Comprendo invece – continua Bozza – le preoccupazioni non pregiudiziali del Presidente di Apindustria Della Bella sul possibile disinteresse di Save a investire in futuro, ma per evitare questa situazione occorre che siano proprio i soci pubblici veronesi – e in particolare il Comune di Verona – a delineare una strategia economico-industriale chiara sull’identità dello scalo, in termini di voli e target di visitatori, legandoli anche a un turismo di qualità e alle caratteristiche del nostro tessuto produttivo”. Non solo, prosegue Bozza: “È necessario segnare anche un cambio di passo sul piano finanziario, così da rafforzare proprio la compagine pubblica veronese nella governance dell’aeroporto, magari coinvolgendo enti privati della città che storicamente hanno sempre operato con ampio respiro”. “In questo scenario – sottolinea Bozza – sarà la stessa Save, da società privata qual è, ad avere interesse a investire”. 

Bozza fa presente che sul Catullo invece “si è perso tempo, in questi anni si è perseverato nel temporeggiare con continue proroghe dei patti parasociali, rimandando ogni volta il tema dirimente degli investimenti. Chi oggi amministra la città è venuto meno a una sua prerogativa politica e a una sua precisa responsabilità, quella di creare una cabina di regia tra i soci pubblici per rafforzare Verona all’interno del board del Catullo”.

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