Il mercato del vino nella Gdo: le ultime tendenze da Vinitaly 2024

(di Sara Migliorini). Il settore del vino nella Gdo – Grande Distribuzione Organizzata ha attraversato un periodo di incertezza e declino a partire dal 2022, con segnali di lieve miglioramento nel secondo semestre del 2023, che potrebbero indicare una tendenza alla ripresa nel corso del 2024. Cantine e retailer si trovano ora di fronte a una scelta cruciale: concentrarsi sul recupero dei volumi o sulla difesa dei margini?

Il recente studio “Circana per Vinitaly“, presentato durante una tavola rotonda in questa seconda giornata di Vinitaly a Verona, offre uno sguardo approfondito sull’andamento del mercato, basandosi su dati provenienti da supermercati e discount. Il report analizza diversi aspetti del mercato del vino nella Gdo, dal 2023 fino al primo trimestre del 2024, suddividendo l’analisi per formati, colore, tipologia di vino e mercati esteri.

L’andamento delle vendite nella Gdo

I dati del primo trimestre del 2024 nella Gdo mostrano un miglioramento delle vendite a volume rispetto all’anno precedente, sebbene ancora modesto. “Guardiamo con fiducia all’anno appena iniziato”, ha riferito Marco Usai, Wine Specialist di MD. “Il nostro primo trimestre si è chiuso in positivo sia a volume che a valore, con una diminuzione sensibile della pressione promozionale rispetto al 2023”.

Le bottiglie da 0,75 l hanno registrato una diminuzione del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, ma tale calo è inferiore al 3,2% dell’intero anno 2023. Gli spumanti, trainati dal Prosecco, hanno segnato un aumento del 3,8%, invertendo la tendenza negativa dell’anno precedente.

Questi dati sembrano confermare una tendenza graduale alla ripresa, dopo un periodo di contrazione nel secondo semestre del 2022 e nel primo trimestre del 2023. 

Il cambiamento nei gusti dei consumatori

Una tendenza significativa emersa dagli ultimi anni è il cambiamento nei gusti dei consumatori, che sembrano preferire sempre più vini bianchi e bollicine rispetto ai rossi tradizionali. Sebbene il vino rosso rimanga il più venduto, la sua quota di mercato è in calo dal 2009, passando dal 54% al 49% nel 2023, mentre il vino bianco ha visto un aumento dal 40% al 45%. Questo cambiamento di preferenze ha spinto le cantine e i rivenditori a rivedere le proprie strategie, cercando di adattarsi a queste nuove dinamiche di mercato.

Anche il vino rosato, sebbene rappresenti una quota di mercato più modesta, ha registrato una crescita, sia nella categoria fermo che frizzante (+1,5% a volume). I prezzi delle bottiglie a denominazione d’origine sono aumentati nel 2023, insieme alle promozioni, mentre le vendite dei vini a marchio del distributore e dei vini biologici hanno subito variazioni contrastanti.

Gli scenari della Gdo per il 2024

Le prospettive della Gdo per il 2024 si presentano con due possibili scenari: da un lato, un focus sul recupero dei volumi potrebbe portare a un rialzo controllato dei prezzi ed a promozioni più incisive; dall’altro, un’attenzione maggiore alla difesa dei margini potrebbe portare a un aumento dei prezzi di listino e a una riduzione delle promozioni. “Per Coop, si deve lavorare per un margine corretto”, ha affermato Francesco Scarcelli, Head of Beverage & Frozen Foods di Coop Italia. “Parliamo di un margine in promozione allineato a quello dello scaffale. Migliorare gli sconti per sostenere le promozioni potrebbe essere l’obiettivo comune di produzione e distribuzione per provare a salvaguardare i volumi”.

Il ruolo fondamentale della comunicazione

Durante la tavola rotonda, i rappresentanti del settore hanno sottolineato anche l’importanza della comunicazione e dell’innovazione per attirare le nuove generazioni di consumatori. Per Mirko Baggio, rappresentante di Federvini e Responsabile Vendite Gdo di Villa Sandi: “Utilizzare solo la leva promozionale non è più sufficiente, bisogna anche sostenere il posizionamento a scaffale con un’adeguata comunicazione che possa valorizzare il brand e che faccia riferimento a territorio e tipologia di prodotto coinvolto”.

Attributi come sostenibilità, origine del prodotto e bassa gradazione alcolica stanno diventando sempre più rilevanti per i giovani consumatori, che cercano bevande più leggere e salutari.

Il trend crescente del vino analcolico

Infine, è stato ribadito il crescente interesse verso i vini analcolici, che stanno iniziando a guadagnare spazio nella Gdo sugli scaffali dei principali rivenditori. “I consumatori apprezzano una bevuta meno strutturata, più fresca e facile da coniugare a pasti più leggeri, veloci e salutari”, ha dichiarato Simone Pambianco, National Category Manager di Conad. “Sono anche attenti alle nuove informazioni normative presenti in etichetta, ad esempio il valore energetico”.  Questa nuova tendenza potrebbe rappresentare un’opportunità per il settore del vino nella Grande Distribuzione, aprendo nuove prospettive di mercato e stimolando ulteriori innovazioni nel settore.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail