«La natura dimostra ancora una volta la sua capacità di rigenerazione – afferma il presidente del Veneto Luca Zaia – ed evidenzia l’importanza di mantenere aree naturali dove l’ambiente non sia messo in pericolo ma anzi tutelato, in una corretta coesistenza tra presenza umana, attività antropiche e fauna selvatica. Considero la nuova cucciolata un elemento di valorizzazione del Veneto e della montagna veronese».
«Comprendo bene che una notizia del genere potrebbe non rendere contenti gli operosi abitanti della Lessinia, soprattutto gli allevatori di pecore e capre – commenta l’assessore regionale alla caccia Daniele Stival – ma in ogni caso questa nascita va salutata come un evento naturalistico straordinario. Continuano in ogni caso le attività di monitoraggio e vigilanza, anche per seguire e tenere costantemente sotto controllo le attività del branco. Come Regione sosterremo gli allevatori, come abbiamo sempre fatto e, a dire la verità, dal punto di vista economico ci preoccupano molto più i danni e i rischi per le persone causati dal proliferare dei cinghiali in più parti del Veneto».
Il lupo è infatti estremamente schivo ed elusivo, non rappresenta alcun pericolo per l’uomo e riuscire ad osservarlo in natura è un evento eccezionale e fortuito. Come testimoniano i dati relativi al restante territorio italiano, Appennino e Alpi occidentali, a fronte di diverse centinaia di animali presenti non è mai stato documentato nell’ultimo secolo alcun caso di aggressione nei confronti dell’uomo. Per contro, la specie, “particolarmente protetta” dalle normative nazionali e comunitarie, ha un importante ruolo al vertice della piramide alimentare nell’ecosistema alpino e pre-alpino. La dieta del lupo è costituita in media da circa il 90% da ungulati selvatici, con attacchi al bestiame domestico legati all’accessibilità dello stesso. Ad oggi le predazioni su domestico accertate nel territorio veronese nel 2014 ammontano a 11 capi complessivi, dei quali uno sopravvissuto all’attacco. In ogni caso, a partire dalle prossime settimane gli uffici regionali organizzeranno incontri con le comunità della Lessinia, per fornire una corretta e completa informazione sull’evento e sulle più opportune misure gestionali da intraprendere.





