Orietta Gaiulli: così sarà la Peschiera del futuro

Il comune di Peschiera persegue un progetto di rilancio del turismo in una prospettiva nuova.  Ha le idee molto chiare il sindaco Orietta Gaiulli. «Peschiera – spiega- deve sfruttare la propria posizione geografica. E’ di gran lunga il luogo turistico più facile da raggiungere: c’è il casello dell’autostrada; la stazione ferroviaria; è sulla linea della “Statale 11”; è lo sbocco sul Garda della provincia di Mantova; è collegata con l’asse nord-sud attraverso la super-strada Castelnuovo-Affi. E poi è a dieci minuti dall’aeroporto e ad un quarto d’ora da Verona. Cosa vogliamo di più?»

Il suo ragionamento non fa una piega. «Se poi s’aggiunge – continua decisa- la struttura urbanistica bellissima, che ne fa una delle “città murate” meglio conservate del mondo, con una cinta muraria intatta, riconosciuta patrimonio dell’umanità nel 2017, che si specchia tutt’intorno nelle acque del lago trasformate in canale e dei reperti archeologici e di architettura militare di grande interesse culturale, ecco, tutto questo merita qualcosa di più!»

Ed è presto detto che cos’è questo qualcosa: un tipo di turismo di fascia alta, che visiti Peschiera durante tutto l’anno, visto che la nostra cittadina dispone anche di un entroterra notevole, sia per dimensioni che per bellezza. Basta pensare alle colline moreniche e al laghetto-oasi naturalistica del Frassino.»

Il percorso di questa strategia è già iniziato. All’ex Carcere Militare in ristrutturazione sorgerà un hotel 5 stelle. Il Padiglione, la struttura che in origine era la sede delle abitazioni degli ufficiali austriaci che si trova di fronte alla Scuola di Polizia, sta per essere trasformato in un residence di lusso con, al piano terra, attività commerciali, si spera, di pregio. E poi aprirà anche un altro hotel 5 stelle lusso. E’ chiaro che qualcosa deve cambiare. Che il paese si deve preparare, anche a livello commerciale, a questa nuova fase del suo sviluppo. La prima era stata realizzata nei vent’anni dell’amministrazione Chincarini, con la modernizzazione, l’abbellimento e l’acquisizione dal demanio delle strutture militari. Ora si passa alla fase due. Che non si può fermare. E a buon intenditor, poche parole.

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