Sio. Bravi getta acqua sul fuoco. All’inizio difficoltà, come in tutti i cambiamenti epocali ma poi tutto funzionerà meglio

Callisto Bravi, direttore generale dell’Aoui, getta acqua sul fuoco delle polemiche sul Sio, il nuovo sistema informatico ospedaliero.

E’ “un progetto complesso, – dice Braviunico in Italia, e quindi richiede un grande impegno operativo. È un cambio epocale al pari di quello della ricetta elettronica”. Poi tutto sarà più semplice, rassicura. Aggiunge che la direzione dell’ospedale non ha mai negato le criticità nella iniziale dell’adozione del nuovo software, come accade in ogni progetto di innovazione. La sanità veronese non va in crisi per il Sio. Le polemiche sono strumentali, come strumentali sono gli attacchi alla Regione.

sio bravi

Il Sio – continua Braviè un progetto che è frutto del lavoro di squadra fra Regione, Azienda Zero, Arsenal e le strutture sanitarie venete. Ogni realtà territoriale lo deve adattare alle proprie specificità, ognuno fa la propria parte e con il supporto di tutti. Nessuno di questi si è mai tirato indietro dalle proprie responsabilità, nemmeno il personale Aoui che in questi mesi sta vivendo la sfida di un cambio epocale.

E fa il paragone con la ricetta elettronica, che fu oggetto di polemiche quando venne introdotta nel Veneto, per le difficoltà insite in ogni cambiamento.

Ma “oggi il cittadino non deve più correre da un ambulatorio all’altro per ottenere le ricette e può trovarle direttamente nella propria applicazione o in farmacia”.

Secondo Bravi le polemiche sono strumentali.

Anche se c’è da rilevare che nessuno ha mai contestato l’utilità di adottare un sistema operativo informatico unico per tutta l’Azienda ospedaliera veronese e, in seconda battuta, per tutto il Veneto. Era impensabile continuare ad avere dei sistemi che non potevano dialogare tra loro. 

Le critiche riguardano piuttosto il metodo. Dicono i rappresentanti degli ospedalieri: non si poteva cominciare ad adottare il Sio in qualche realtà meno complessa invece che in quella che con Padova è la più grande azienda ospedaliera del Veneto? Se si fosse iniziato in un ospedale o in una Ulss più piccola i problemi avrebbero creato disagi più piccoli e sarebbe stato più semplice risolverli.

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