Altro che ‘insicurezza percepita’ come rassicurano le autorità preposte. Perché se come dicono, “il numero dei reati è in calo, è perché la gente non fa più le denunce“. Invece l’insicurezza dei veronesi è reale. Questo denuncia Flavio Tosi, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia. 

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Le baby gang che scorrazzano in centro e anche in periferia, atti di violenza di pomeriggio e di sera, non più solo di notte, furti in auto, furti d’auto o auto cannibalizzate da bande dell’est che, dopo averli asportati, rivendono i pezzi rubati provocando danni di decine di migliaia di euro, sono la dimostrazione che a Verona il territorio non è più sotto controllo.

A ciò s’aggiunge che la gente non si prende più neanche la briga di denunciare perché tanto ha la percezione che nessuno venga preso. In questo modo sembrerebbe, guardando semplicemente le carte, che la situazione sia buona.

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 Ma la realtà è assolutamente diversa. Questa la constatazione di Tosi che aggiunge: «serve che il sindaco intervenga. Perché, per carità non è tutta e solo sua la responsabilità, però non si può neanche dire, come dice questa amministrazione comunale, che è la percezione dei cittadini, che Verona è una città accogliente e ospitale, perché noi siamo diventati accoglienti e ospitali nei confronti di chi si comporta male». 

Ad aggravare la situazione, ripara Tosi, ci si è messo anche quel «provvedimento ingiustificato e immotivato della magistratura veronese» a carico dei 12 agenti della Questura per sulla famosa indagine «che vedremo come finirà – precisa Tosi-  perché grandissima parte di quegli agenti che vengono indagati e infamati viene assolta. Però «sono 12 uomini che erano già stati spostati dal servizio e quindi non c’era motivo di sospenderli, e quindi 6 volanti in meno per il controllo del territorio».

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