Un ragazzo su dieci usa psicofarmaci a scopo ‘ricreativo’. Allarme degli psichiatri

Un giovane ogni dieci fa uso di psicofarmaci a scopo ‘ricreativo’. Un fenomeno di dipendenza pericolosissimo ed in crescita, molto vicino a quello della droga. L’allarme è stato lanciato al XXIV Congresso della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia aperto oggi a Milano e Venezia.
I neurologi e gli psichiatri italiani lo considerano molto preoccupante, sia per le motivazioni che lo generano, sia per i danni che comporta.
“Gli psicofarmaci, insieme ad un percorso terapeutico a 360 gradi – affermano gli psichiatri – sono fondamentali per curare le malattie mentali anche nei giovani e nei giovanissimi. Molte patologie curate per tempo nei giovani, garantiscono loro un futuro.Se questi farmaci sono invece usati con modalità non corrette possono avere ripercussioni negative”.
E’ allora necessario che le istituzioni prendano atto di questo nuovo fenomeno e provvedano a organizzare campagne di sensibilizzazione e informazione, a cominciare dalla scuola e dalle famiglie.
L’Adige non è sorpreso dalla denuncia più che opportuna degli psichiatri e dei neurologi italiani. C’eravamo già occupati del fenomeno, partendo da un’osservazione molto banale, ma purtroppo significativa: andando in giro per le strade è frequente trovare per terra dei flaconi di ‘Lexotan’, una benzodiazepina che normalmente viene prescritta dai medici come tranquillante. Il fatto di trovarne flaconi vuoti buttati su marciapiede depone per un uso diverso da quello terapeutico. Quello, appunto, denunciato dai neuro-psichiatri, cosiddetto ‘ricreativo’. Ma come fanno a procurarselo i ragazzi che lo usano? Lo portano via dal cassetto dei medicinali di casa, oppure se lo fanno arrivare via internet.
Ma quello che più preoccupa, al di là dei danni che il farmaco usato come droga arreca al cervello dei giovani, è il fatto che un ragazzo su dieci senta il bisogno di alterare il proprio stato con un farmaco, magari mescolandolo con l’alcol. I numeri parlano di un fenomeno di massa. E se è di massa significa che nella società c’è qualcosa che non va, un malessere profondo che viene percepito soprattutto dai giovani. E di questo, piuttosto che di molto altro, la politica si dovrebbe occupare.

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