Vi è mai capitato, camminando per strada, di trovare per terra, buttati lì, dei flaconi di Lexotan? Fateci caso. Fra le altre cose che i maleducati buttano per terra – fazzoletti di carta, mascherine, mozziconi e scatole di sigarette, cartacce varie- è da qualche tempo che sono comparsi anche i flaconi di Lexotan. Ce n’è una quantità sorprendente.
Sporcizia a parte, è un fenomeno inquietante. Il Lexotan è un tranquillante, una benzodiazepina che può essere venduta in farmacia solo dietro ricetta medica perché, come tutti i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, è pericoloso se usato al di fuori di una precisa prescrizione e posologia. -Il fatto di trovarne i flaconi per terra significa che chi ne ha fatto uso non lo ha fatto a casa, facendo cadere le gocce in un bicchier d’acqua, come sarebbe normale. No, altrimenti il flacone sarebbe nel bidone della spazzatura. Se è lì sul marciapiede vuol dire che è stato usato in maniera impropria, non per uso terapeutico ma “ricreativo”, come abuso, per ottenere altri effetti, magari mescolandolo con altre sostanze, oppure per fra fronte ad una dipendenza.
I medici non lo prescrivono con faciloneria. I farmacisti non lo vendono senza ricetta. Forse acquistato online, cosa che prima o poi bisognerà vietare e rendere impossibile. Oppure sottratto dal cassetto dei medicinali. Vuol dire che c’è chi invece di scartare una caramella o – pazienza!- fumarsi una sigaretta, si scola una bottiglietta di Lexotan. Altro segnale di una società sempre più malata. Non solo di Covid.